L’intelligenza artificiale ha scoperto un giacimento con abbastanza minerali da alimentare il mondo intero

Violetta Silvestri

17/12/2024

Grazie all’applicazione dell’intelligenza artificiale è stato possibile scoprire un sensazionale giacimento del minerale tra i più richiesti al mondo.

L’intelligenza artificiale ha scoperto un giacimento con abbastanza minerali da alimentare il mondo intero

L’intelligenza artificiale applicata al settore minerario può davvero fare miracoli, come dimostra una scoperta sensazionale negli Usa.

US Geological Survey (USGS) ha trovato ingenti quantità di litio nelle salamoie della Formazione Smackover, una grande unità geologica che si estende in diverse regioni degli Stati Uniti meridionali. Lo studio, condotto utilizzando proprio la tecnologia IA, ha stimato la presenza di questo minerale nelle salamoie, rivelando così una risorsa precedentemente sconosciuta, che potrebbe avere importanti implicazioni per la produzione interna di litio e la transizione verso un’economia basata sull’energia pulita.

Nel dettaglio, le stime più modeste mostrano che contiene abbastanza di questa ricercata materia prima da soddisfare nove volte la domanda globale di batterie per veicoli elettrici entro il 2030. La quantità sarebbe quindi sufficiente a ridurre potenzialmente la dipendenza degli Stati Uniti dalle importazioni di questo minerale, attualmente al 25% del consumo statunitense.

Il litio è oggi considerato cruciale per l’economia globale grazie al suo utilizzo nella produzione di batterie per auto elettriche. Con le potenze mondiali sempre più in competizione, specialmente nell’ambito della transizione energetica, avere a disposizione questo metallo si traduce in un vantaggio strategico.

Il minerale sta diventando un bene economico e geopolitico sempre più importante. Gli Usa, con questa scoperta, puntano ad accrescere il loro prestigio nel settore delle materie prime.

Fino a 19 milioni di tonnellate di litio scoperti negli Usa

Uno studio preliminare di United States Geological Survey (USGS) rivela che l’area contiene tra i 5 e i 19 milioni di tonnellate di litio. Si tratta di una stima teorica della quantità di metallo immagazzinato nella salamoia, che verrebbe estratta come sottoprodotto durante l’estrazione di petrolio e gas.

Questi risultati sono stati elaborati con l’aiuto dell’intelligenza artificiale, che ha confrontato l’analisi dei campioni dell’area con i database USGS di altri campioni di acqua salata e acqua proveniente da pozzi di petrolio e gas. Un modello di apprendimento automatico ha quindi utilizzato tali dati per prevedere le concentrazioni di litio nella regione, utilizzando i dati geologici per disegnare una mappa per le aree non campionate.

Secondo il New York Times, diverse aziende, tra cui Exxon Mobil, stanno sviluppando progetti in Arkansas per estrarre il litio disciolto nella salamoia sotterranea. Il decollo dell’estrazione del litio nella regione dipenderà molto dalla capacità di queste aziende di sviluppare nuovi metodi per ottenere questo prezioso componente dalla salamoia.

I ricercatori federali hanno anche scoperto altre potenziali fonti da cui potrebbero essere estratte grandi quantità di litio. Nel Salton Sea, Sud della California, il Berkshire Hathaway Energy (holding e filiale di Berkshire Hathaway di Warren Buffett) e altre aziende stanno lavorando per ottenere il litio dal liquido caldo che le centrali geotermiche pompano dalle falde acquifere.

Exxon Mobil ha recentemente perforato pozzi esplorativi in ​​Arkansas e sta valutando se può estrarre il litio in modo competitivo in termini di costi, ha detto in un’intervista il mese scorso Dan Ammann, presidente dell’azienda per le soluzioni a basse emissioni di carbonio.

L’aspirazione Usa è l’autosufficienza in questa materia prima

L’industria energetica statunitense ha ricevuto un forte sostegno dall’amministrazione Biden per produrre le materie prime necessarie per le batterie agli ioni di litio negli Stati Uniti.

In attesa di capire quale sarà la strategia di Trump, con una visione molto nazionalistica per quanto riguarda l’industria in generale ma assai poco incline a tutto ciò che riguarda la transizione green, secondo il NYT recentemente sono stati avviati diversi progetti e altri sono in varie fasi di studio e sviluppo in tutto il Paese.

La maggior parte del litio mondiale viene prodotto in Australia e Sud America. La stragrande maggioranza viene poi lavorata in Cina, che domina anche la produzione di batterie per veicoli elettrici.

“Il potenziale aumento della produzione statunitense per sostituire le importazioni ha implicazioni sull’occupazione, sulla produzione e sulla resilienza della catena di approvvigionamento”, ha affermato David Applegate, direttore dello United States Geological Survey, in una dichiarazione che annuncia lo studio. “Questo studio illustra il valore della scienza nell’affrontare questioni economicamente importanti”, ha riferito il NYT.

Gli Usa giocano la partita del litio per vincere non solo in termini di sviluppo industriale, ma anche per dominare sulla rivale Cina.

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