Le parole di Powell in occasione del Rapporto semestrale sulla politica monetaria al Congresso spaventano gli analisti riguardo la possibilità di poter assistere a nuovi crolli del mercato azionario.
Alcuni esperti si mostrano preoccupati riguardo all’attuale scenario tecnico e macroeconomico che sul mercato finanziario americano sembra recentemente essersi creato. A preoccupare gli analisti tecnici è l’indice S&P500, asset su cui pare essersi creata una conformazione grafica ribassista.
Allo stesso tempo, da un punto di vista macroeconomico , le parole di Powell in occasione del Rapporto semestrale sulla politica monetaria al Congresso hanno spaventato gli economisti e insospettito il mercato. Per tale ragione molti trader individuano in questo momento borsistico la tempesta perfetta per una continuazione al ribasso del trend di fondo del mercato azionario statunitense. Cosa aspettarsi adesso?
La comunicazione di Powell spaventa i mercati
Il presidente della Federal Reserve, Jerome Powell, non ha esitato, nella giornata di martedì, a comunicare ai legislatori statunitensi in occasione del «Rapporto semestrale sulla politica monetaria al Congresso» che la banca centrale dovrà probabilmente alzare i tassi di interesse più del previsto in risposta agli ultimi dati economici. La Fed continua quindi a proporre una politica monetaria «data dependent» che gioca poco sulle aspettative degli operatori di borsa. Lo conferma la considerazione fatta da Powell il giorno stesso, il quale non ha esitato a dichiarare che se i dati macroeconomici dovessero suggerire un inasprimento più veloce, la Fed sarà anche pronta ad aumentare il ritmo degli aumenti dei Fed fund. Attualmente, il tasso di interesse overnight di riferimento della Fed è superiore ai 4,50% e a quanto pare, il percorso per riportare l’inflazione al 2% è ancora lontano dalla conclusione.
Allo stesso modo, i mercati finanziari non sembrano aver preso di buon augurio queste ultime considerazioni fatte dal presidente Powell, che nella giornata di martedì sono tornati a muoversi in territorio negativo.
S&P500: analisi tecnica
Il contesto tecnico dell’indice azionario statunitense S&P500 ha incuriosito molti analisti: a seguito dei dati sull’IPC e sul mercato del lavoro il trend era passato da essere positivo a decisamente negativo. Con l’apertura del mese di marzo i mercati però sembravano essere tornati nuovamente a salire, fra lo stupore di molti trader short. Ciò è accaduto specialmente all’indice S&P500 che era tornato addirittura sopra il numerario dei 4.000 punti, destabilizzando sensibilmente il pubblico degli operatori che da poco si erano abituati all’idea che a breve sarebbe potuto iniziare un nuovo trend ribassista.
Le considerazioni poste oggi dal presidente della Fed però confermano il sentiment negativo ed il raggiungimento del numerario dei 4.000 non sembra più essere stata una dimostrazione di forza della domanda, quanto piuttosto una «ricerca di liquidità» del mercato per continuare il trend ribassista.
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