La Norvegia è il quinto esportatore di petrolio e il terzo di gas naturale al mondo. E l’Unione Europea è uno dei suoi migliori clienti.
La Norvegia ama descriversi come nazione paladina delle energie rinnovabili. Sventola con orgoglio dati e cifre. Come gli ultimi relativi al numero di veicoli elettrici circolanti sulle sue strade, che ha superato quello dei mezzi a benzina.
La Federazione stradale norvegese, al 16 settembre, ha rilevato 2,8 milioni di auto immatricolate: 754.303 erano elettriche, 753.905 a benzina. Il primato, certo, è ancora dei motori diesel, con quasi un milione di veicoli, circa il 35% del totale, ma la strada intrapresa da Oslo sembrerebbe la più green possibile. Anche perché i norvegesi sono inoltre soliti adottare pompe di calore per riscaldare le proprie abitazioni e attingere elettricità da una rete che funziona quasi interamente con fonti rinnovabili.
La Norvegia presenta tuttavia due facce: accanto al volto green ce n’è uno molto più inquinante. Già, perché nessuno lo fa presente, ma questo Paese estrae più petrolio a persona di russi, iraniani, nordamericani e sauditi. “La Norvegia afferma di essere un leader del clima, ma in realtà è un’ipocrita del clima”, ha tuonato Frode Pleym, il capo della filiale norvegese del gruppo di campagna Greenpeace. [...]
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