La ricerca medica serve per la salute o il profitto? La riflessione di Mori

Violetta Silvestri

16 Dicembre 2024 - 15:44

Marco Mori riflette sulla nomina di Kennedy jr al dipartimento per la salute Usa e spiega perché è necessario un cambio di passo nella gestione della ricerca sanitaria e farmaceutica.

La nomina di Robert F. Kennedy Jr. come segretario del dipartimento della Salute Usa ha fatto inorridire 75 premi Nobel, che con una lettera hanno scongiurato il Congresso a non proseguire con la fiducia al fedelissimo di Trump.

Nel mirino ci sono soprattutto le posizioni no vax e cospirazioniste di Kenney jr, che però Marco Mori ha valutato in un’ottica diversa e positiva in uno dei suoi interventi a Money.it. Questa la riflessione dell’avvocato:

“...in campo sanitario la nomina di Kennedy è obiettivamente straordinaria, nel senso che Kennedy è speculare nei discorsi che abbiamo sempre fatto noi, cioè lui solleva il punto centrale di tutta la questione sanitaria, che non è guardare la singola patologia o la singola cura, è guardare il conflitto di interessi che c’è tra salute e profitto.”

Il discorso sulla sanità è ampio e tocca vari aspetti, non solo statunitensi. Secondo Mori, la nomina di Kennedy, proprio perché fuori le righe, sarà utile per spezzare quel legame malsano tra sanità e aziende private.

“L’interesse è quello di guadagnare, la ricerca è indirizzata verso il guadagno, cosa vuol dire? Che tu fai ricerca per curare i sintomi, non le malattie, la persona deve essere malata per farmi guadagnare e la stessa cosa vale per tutto il comparto e quindi a tutti i livelli. Noi stessi, vuol dire anche a livello Stato, abbiamo portato le ASL a diventare aziende, da USL a ASL, aziende sanitarie locali, quindi principi economici ovunque.”

Oggi con l’attuale tecnologia la medicina avrebbe potuto fare passi incredibili secondo Mori, ma se non succede “è perché tutto quello che arriva dalla ricerca, dalla produzione delle Big pharma sappiamo che è viziato all’origine, cioè ha uno scopo diverso dall’interesse collettivo. Come si risolve questo problema?”

Per Mori dovrebbe essere lo Stato a occuparsene senza limiti di spesa, perché lo Stato crea soldi, paga chi vuole, quanto vuole, anche profumatamente le migliori teste, ma le liberi dalle logiche che invece i CEO aziendali impongono a questi ricercatori, cioè di fare profitti, per cui gli consenti di ricercare anche su cose che non hanno nessun tipo di costo reale, quindi che non danno nessun tipo di arricchimento economico a chi le produce, quindi si potrebbe ricercare insomma tante e tante cure che funzionano certamente, ma che oggi vengono oscurate, cancellate, perché sono a guadagno zero.

Iscriviti a Money.it

Trading online
in
Demo

Fai Trading Online senza rischi con un conto demo gratuito: puoi operare su Forex, Borsa, Indici, Materie prime e Criptovalute.