Le 10 forze armate più deboli d’Europa

Alessandro Cipolla

4 Ottobre 2024 - 07:44

La classifica delle dieci forze armate più deboli in Europa: la spesa militare è aumentata nel Vecchio Continente, ma alcuni eserciti appaiono non essere adeguati in caso di scoppio di una guerra.

Le 10 forze armate più deboli d’Europa

Quali sono le 10 forze armate più deboli d’Europa? In un periodo storico come questo, con le guerre in Ucraina e in Terra Santa che rischiano di allargarsi da un momento all’altro, questa domanda appare tristemente di grande attualità.

Stando ai dati snocciolati dal Stockholm International Peace Research Institute (SIPRI), nel 2023 la spesa militare in Europa è schizzata a 588 miliardi di dollari, con un aumento del 16% rispetto al 2022 e del 62% se guardiamo invece a dieci anni fa. Non tutti i Paesi però al momento sembrerebbero avere degli eserciti capaci di poter affrontare una guerra moderna.

A stilare una sorta di classifica delle forze armate meno attrezzate in Europa è stato Insider Monkey, con l’indagine che ha seguito una metodologia ben precisa in base a tre parametri.

Il 50% del peso - si legge - è stato assegnato alla forza delle truppe di terra, che consisteva nell’analizzare la loro manodopera, la flotta di carri armati e i veicoli corazzati da combattimento; il 30% è stato assegnato alle capacità aeree e navali, mentre il restante 20% era rappresentato dalle dimensioni della loro economia e dalla spesa per la difesa nel 2023”.

Alla fine i punteggi ponderati per ogni parametro sono stati aggregati per ottenere un punteggio finale complessivo ponderato. Vediamo allora quali sarebbero le 10 forze armate più deboli in Europa stando alla classifica stilata da Insider Monkey.

10) Lettonia

  • PIL (2023): 46,67 miliardi di dollari*
  • Spesa per la difesa (2023): 1,04 miliardi di dollari
  • Manodopera: 17.250
  • Serbatoi: 0
  • Veicoli corazzati da combattimento: 1.544
  • Aerei militari: 7
  • Risorse navali: 18
  • Punteggio complessivo: 7,80

La Lettonia ha speso il 2,27% del suo PIL per la difesa l’anno scorso, risultando essere uno degli undici Paesi membri della Nato ad aver raggiunto l’obiettivo del 2% di spesa. Nonostante questo non ha carri armati da battaglia e ha una flotta estremamente piccola di aerei militari e risorse navali.

9) Slovenia

  • PIL (2023): 68,39 miliardi di dollari
  • Spesa per la difesa (2023): 907,5 milioni di dollari
  • Manodopera: 7.300
  • Serbatoi: 55
  • Veicoli corazzati da combattimento: 1.502
  • Aerei militari: 38
  • Risorse navali: 2
  • Punteggio complessivo: 6,95

Le principali lacune della Slovenia sono che può contare soltanto su 7.300 soldati attivi, mentre la sua marina ha due imbarcazioni una delle quali è una nave pattuglia e l’altra una motovedetta.

8) Macedonia del Nord

  • PIL (2023): 15,8 miliardi di dollari
  • Spesa per la difesa (2023): 266,6 milioni di dollari
  • Manodopera: 9.000
  • Serbatoi: 23
  • Veicoli corazzati da combattimento: 2.156
  • Aerei militari: 20
  • Risorse navali: 0
  • Punteggio complessivo: 6.00

La Macedonia del Nord è entrata a far parte della Nato nel marzo 2020. Il paese ha speso solo 266 milioni di dollari per la difesa l’anno scorso; l’esercito ha solo 9.000 soldati e nessuna risorsa navale non avendo sbocchi sul mare.

7) Bosnia ed Erzegovina

  • PIL (2023): 26,94 miliardi di dollari
  • Spesa per la difesa (2023): 216,7 milioni di dollari
  • Manodopera: 12.770
  • Serbatoi: 91
  • Veicoli corazzati da combattimento: 450
  • Aerei militari: 24
  • Risorse navali: 0
  • Punteggio complessivo: 5,85

Le forze armate della Bosnia ed Erzegovina peccano di risorse navali e di manodopera attiva, con anche la flotta di carri armati e aerei militari che rimane esigua.

6) Albania

  • PIL (2023): 23,03 miliardi di dollari
  • Spesa per la difesa (2023): 397,6 milioni di dollari
  • Manodopera: 6.600
  • Serbatoi: 40
  • Veicoli corazzati da combattimento: 976
  • Aerei militari: 19
  • Risorse navali: 19
  • Punteggio complessivo: 5,60

L’Albania ha una forza militare estremamente ridotta di 6.600 effettivi attivi. Inoltre, tutti i 19 velivoli militari del Paese sono elicotteri d’attacco, mentre le risorse navali dell’Albania sono per lo più imbarcazioni da pattugliamento.

5) Estonia

  • PIL (2023): 41,8 miliardi di dollari
  • Spesa per la difesa (2023): 1,19 miliardi di dollari
  • Manodopera: 7.700
  • Serbatoi: 0
  • Veicoli corazzati da combattimento: 1.409
  • Aerei militari: 7
  • Risorse navali: 10
  • Punteggio complessivo: 5,50

L’Estonia ha solo 7.700 militari; inoltre il Paese baltico non ha carri armati da battaglia, solo sette aerei militari che consistono in aerei da trasporto ed elicotteri militari e appena dieci risorse navali, la maggior parte delle quali sono imbarcazioni. Il governo di recente ha deciso di aumentare l’esborso per la difesa in virtù dei rischi connessi alla guerra in Ucraina: nel 2023 la spesa è salita a 1,19 miliardi di dollari, pari al 2,73% del PIL facendo registrare così la quarta percentuale più alta tra i membri della Nato.

4) Montenegro

  • PIL (2023): 7,06 miliardi di dollari
  • Spesa per la difesa (2023): 114,5 milioni di dollari
  • Manodopera: 2.350
  • Serbatoi: 0
  • Veicoli corazzati da combattimento: 662
  • Aerei militari: 11
  • Risorse navali: 13
  • Punteggio complessivo: 3,35

Il Montenegro ha un piccolo esercito di 2.350 effettivi attivi, nessun carro armato, 11 aerei militari e 13 risorse navali. La maggior parte di questo equipaggiamento militare è tuttavia vecchio e obsoleto, essendo stato ereditato dalla Jugoslavia.

3) Kosovo

  • PIL (2023): 10,47 miliardi di dollari
  • Spesa per la difesa (2023): 133,2 milioni di dollari
  • Manodopera: 10.000
  • Serbatoi: 0
  • Veicoli corazzati da combattimento: 922
  • Aerei militari: 0
  • Risorse navali: 0
  • Punteggio complessivo: 3,25

Il Kosovo è uno Stato a riconoscimento limitato. Il suo esercito è privo di carri armati da battaglia, aerei militari e risorse navali, mentre il numero degli effettivi è alto se proporzionato alla popolazione.

2) Moldavia

  • PIL (2023): 16 miliardi di dollari
  • Spesa per la difesa (2023): 93,4 milioni di dollari
  • Manodopera: 8.500
  • Serbatoi: 0
  • Veicoli corazzati da combattimento: 450
  • Aerei militari: 3
  • Risorse navali: 0
  • Punteggio complessivo: 2,65

La Moldavia nonostante i rischi di un’invasione russa ha un esercito senza carri armati da battaglia e risorse navali. Inoltre, ha solo tre aerei di cui uno è da trasporto, mentre gli altri due sono elicotteri da combattimento. L’esercito del paese inoltre può contare solo su 8.500 soldati.

1) Lussemburgo

  • PIL (2023): 89,1 miliardi di dollari
  • Spesa per la difesa (2023): 662,5 milioni di dollari
  • Manodopera: 1.000
  • Serbatoi: 0
  • Veicoli corazzati da combattimento: 180
  • Aerei militari: 1
  • Risorse navali: 0
  • Punteggio complessivo: 2,55

Il Lussemburgo è uno tra i Paesi più ricchi del mondo, ma in questa speciale classifica ha conquistato il primo posto per quanto riguarda le forze armate più deboli in Europa. Nel 2023 ha speso solo lo 0,72% del suo PIL per la difesa, la percentuale più bassa tra tutti i membri della Nato. L’esercito ha circa 1.000 soldati, non ci sono carri armati da battaglia o risorse navali, mentre è in dotazione un solo aereo militare che viene utilizzato per scopi di trasporto.

*Dati Insider Monkey

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