Le banche cinesi detengono 1,1 trilioni di dollari di prestiti non performanti e a rischio speciale, secondo i dati del governo, con un aumento del 29% dalla fine del 2019.
La gestione del credito inesigibile di 470 miliardi di dollari della Cina sta diventando sempre più complessa.
China Bohai Bank, partecipata al 16% da Standard Chartered, ha annunciato la vendita di attività non performanti per un valore di 4 miliardi di dollari, evidenziando le pressioni a cui sono sottoposte le banche mentre la bolla immobiliare del Paese si sgonfia. Tuttavia, anche gli acquirenti stanno affrontando difficoltà significative.
La Bohai Bank, con sede nella metropoli settentrionale di Tianjin, è stata duramente colpita dalla crisi immobiliare del Paese e dal rallentamento della crescita economica. La regione, tra le più indebitate della Cina, ha dovuto affrontare il crollo dei prezzi immobiliari - una volta una fonte vitale di entrate per il governo locale - e l’eccesso di capacità nei suoi settori manifatturieri. L’anno scorso, quasi la metà del portafoglio prestiti della Bohai Bank, pari a 932 miliardi di yuan (129 miliardi di dollari), era concentrato nel nord e nel nord-est della Cina, dove il profitto prima delle imposte è crollato a 1,7 miliardi di yuan, rispetto ai 5,5 miliardi di yuan del 2021. La quota azionaria della banca quotata a Hong Kong è scesa dell’80% nello stesso periodo. [...]
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