La nuova posizione ribassista assunta da Michael Burry solleva dubbi sul futuro dei titoli legati al settore dei semiconduttori. In mezzo a questa incertezza, il prezzo di STMMI continua a sorprendere.
Devastanti sono state le parole del rinomato e celebre investitore di fama mondiale Michael Burry, diventato famoso grazie alla sua grande scommessa legata al crollo dei mutui subprime nella crisi del 2008. Per l’investitore, le azioni dei semiconduttori sono da posizione short, come dimostrato dalla recente apertura di opzioni put assunta dal fondo Scion Asset Management.
Inusuale è stata la reazione del titolo STMMI, quotato a Piazza Affari, il quale ha sfruttato altre notizie positive per registrare un rally da capogiro nella sessione borsistica di mercoledì. Cosa sta accadendo nel settore dei semiconduttori e ha senso aspettarsi un crollo delle azioni?
Questo articolo è in collaborazione con Freedom24.
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Micheal Burry e i ribassi delle azioni dei semiconduttori: cosa ha senso aspettarsi?
A quanto pare, Michael Burry ha recentemente ampliato la sua esposizione in opzioni put su azioni di società produttrici di chip, come riportato nei documenti depositati dal suo fondo di investimento Scion Asset Management. Il fondo sembra aver investito circa 47,4 milioni di dollari in opzioni, con sottostante l’ETF iShares Semiconductor. Ogni modifica al portafoglio effettuata dall’investitore genera sempre un notevole clamore mediatico e attira l’attenzione a livello globale.
Nel corso del 2023, questa operazione non è stata l’unico movimento significativo compiuto dal celebre gestore: ha destato altrettanto interesse l’apertura di opzioni put sul mercato azionario statunitense, anche se dalle ultime informazioni sembrerebbe che tale posizione sia stata chiusa. Molti si chiedono quindi quale possa essere il motivo che ha spinto Burry a concentrare la sua attenzione nello specifico sul settore dei semiconduttori.
È innegabile che il segmento dei chip stia attraversando una fase delicata, trovandosi nel mezzo fra l’espansione frenetica dell’intelligenza artificiale e la crescente preoccupazione legata a un possibile peggioramento delle relazioni geopolitiche globali e/o commerciali tra Stati Uniti e Cina, con possibili ripercussioni negative su questo settore di mercato e, di conseguenza, sulle azioni dei produttori di chip.
STMicroelectronics: forte rimonta rispetto ai ribassi di ottobre
Mentre la notizia legata a Burry continua a suscitare scalpore tra i trader e gli investitori, e altri fondi sembrano avviare manovre di disimpegno sul mercato riguardo ai titoli legati al settore dei semiconduttori, a Piazza Affari il titolo STM ha mostrato una decisa ripresa rispetto ai minimi registrati a ottobre.
Il titolo attualmente evidenzia una crescita di circa il 20%, dirigendosi verso i massimi del mese precedente. La robusta performance, con un incremento superiore al 4%, registrata da STMMI nella giornata di mercoledì è presumibilmente attribuibile ai risultati finanziari della società tedesca Infineon, la quale ha riportato ricavi superiori alle aspettative, contribuendo così al rafforzamento delle prospettive positive del settore.
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