Leva obbligatoria in Italia, due proposte di legge: cosa può cambiare

Alessandro Cipolla

25/09/2024

Nel 2024 sono state presentate due proposte di legge da parte di Lega e FdI per reintrodurre la leva obbligatoria in Italia: ecco cosa potrebbe cambiare se il governo decidesse di approvarle.

Leva obbligatoria in Italia, due proposte di legge: cosa può cambiare

Leva obbligatoria in Italia, questa volta la maggioranza di centrodestra sembrerebbe voler fare sul serio con due proposte di legge che, in questo 2024, sono state presentate in Parlamento e ora giacciono nel proverbiale cassetto in attesa di capire quale potrebbe essere il loro destino.

Del resto il ripristino della leva obbligatoria in Italia - abolita a partire dal 2005 durante il governo Berlusconi - è da sempre un pallino di Matteo Salvini, ma adesso anche i Fratelli d’Italia si sarebbero accodati mentre Forza Italia appare più fredda sull’argomento.

In un periodo delicato come questo, con la guerra in Ucraina che potrebbe allargarsi da un momento all’altro e i nostri soldati nel mezzo di una situazione molto delicata in Libano, diversi Paesi europei hanno rivisto le proprie leggi sul servizio militare.

C’è un problema di fondo infatti nel Vecchio Continente: decenni di pace hanno portato a un progressivo ridimensionamento degli eserciti, con i vari Paesi che ora oltre a riarmarsi stanno pensando anche a come rinfoltire le fila delle proprie truppe.

Ma cosa prevedono le due proposte di legge sulla leva obbligatoria in Italia presentate in Parlamento? Vediamo nel dettaglio cosa potrebbe cambiare nel caso in cui il governo dovesse decidere di accelerare sul tema.

Leva obbligatoria in Italia: le proposte di legge

La leva obbligatoria in Italia è stata abolita nel 2005, ma il governo presto potrebbe decidere di reintrodurla anche se in una versione ben diversa rispetto alla vecchia naja di un anno per tutti.

La prima proposta di legge è di Edmondo Cirielli, un deputato di Fratelli d’Italia considerato come molto vicino a Giorgia Meloni. Si tratta di un testo di delega al governo per “l’istituzione di un Servizio nazionale militare di volontari per la mobilitazione”.

Questo Servizio nazionale militare di volontari per la mobilitazione (SNM) avrebbe “compito prioritario della difesa della Patria, sancito dall’articolo 52 della Costituzione”, restando comunque volontario e aperto a tutti quei cittadini che “intendono concorrere alla difesa delle istituzioni, della collettività e dei beni della Patria, nel territorio nazionale e all’estero”.

Una proposta simile a quella lanciata qualche mese fa dal nostro ministro della Difesa, Guido Crosetto, che ha paventato l’ipotesi della creazione di una sorta di reparto d’élite da aggiungere all’Esercito italiano.

La seconda proposta di legge - a firma Eugenio Zoffili della Lega - punta invece a ripresentare una sorta di leva obbligatoria in Italia ed è intitolata “Istituzione del servizio militare e civile universale territoriale e delega al Governo per la sua disciplina”.

In questo caso si tratterebbe di una leva universale - sei mesi obbligatori per ragazzi e ragazze -, con la possibilità di poter scegliere tra il servizio militare o quello civile come ipotizzato in precedenza da Matteo Salvini.

Queste proposte diventeranno mai legge? Visti i tempi qualcosa il governo dovrà fare per riordinare le nostre Forze Armate, ma difficilmente si tornerà a una leva obbligatoria vecchio stile puntando più sull’incentivare l’arruolamento volontario.

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