L’assurdità di milioni elargiti per un torneo in un Paese come l’Arabia Saudita che nega i diritti umani, un perfetto esempio di sportwashing al servizio del potere e del denaro.
Mi scuserete se non sarò tra i tanti che ha visto ieri sera la finale del Six Kings Slam ma ci sono cose che non andrebbero nemmeno concepite in un mondo civilmente orientato.
Per chi non lo sapesse, il Six Kings Slam è un torneo di esibizione, in cui quindi non si guadagneranno punti per la classifica ATP, ma al quale i tennisti hanno accettato di partecipare soprattutto per l’altissimo montepremi messo in palio.
Già solo per la partecipazione ciascuno di loro riceve circa 1,4 milioni di euro, mentre il vincitore guadagnerà 5,5 milioni di euro, il più alto premio in denaro mai assegnato da un torneo di tennis, superiore anche a quelli assegnati dai quattro tornei del Grande Slam, i più importanti. Per fare un confronto, vincendo gli Australian Open a gennaio Sinner ha ottenuto circa 2 milioni di euro, mentre con la vittoria agli US Open lo scorso settembre ha guadagnato circa 3 milioni e mezzo. [...]
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