Meta: Zuckerberg sfida Musk e annuncia Threads, l’app anti-Twitter

Niccolò Ellena

12 Giugno 2023 - 10:56

Attraverso il suo Chief product officer, Chris Cox, Meta ha annunciato Threads, un’app anti-Twitter per sfidare Elon Musk. Tra i primi utenti a provarla ci saranno Oprah Winfrey e il Dalai Lama.

Meta: Zuckerberg sfida Musk e annuncia Threads, l’app anti-Twitter

È in arrivo Threads, la risposta di Meta a Twitter. Ad annunciarlo è stato Chris Cox, Chief product officer di Meta, durante un meeting riservato ai dipendenti.

All’incontro ha assistito anche un giornalista della testata tech americana The Verge, che ha riportato la notizia. Dopo alcuni rumor sembra quindi che l’azienda di Mark Zuckerberg sia pronta a fare la sua mossa per provare a superare l’app di Elon Musk.

Threads: che cosa sappiamo dell’app di Meta per sfidare Twitter

Seppur non con questo nome, non è la prima volta che si sente parlare di Threads. Alcune settimane fa ne aveva già parlato Lia Haberman, docente dell’Università della California Los Angeles (UCLA) all’interno della sua newsletter. I meno attenti, tuttavia, potrebbero essersi persi questa importante novità, è perciò il caso di ribadire che cosa sappiamo di questa app.

Threads, la nuova app di Meta, è conosciuta internamente all’azienda anche con il nome di Project 92 (P92) o Barcelona. Una volta rilasciata, per accedervi sarà sufficiente avere un profilo Instagram, poiché le credenziali saranno le stesse (ma l’app sarà separata).

Threads, inoltre, verrà integrata con ActivityPub, un protocollo decentralizzato per social media che permetterà agli utenti di portare con sé i propri account e follower su altre app che supportano lo stesso protocollo, incluso il già celeberrimo Mastodon.

La nuova app, che è stata definita da Chris Cox come «la nostra risposta a Twitter», è stata progettata a lungo ed ora si trova in fase di sviluppo. Sempre Cox ha affermato che «creator e figure pubbliche ci hanno comunicato di essere interessati ad utilizzare una piattaforma che è gestita in maniera sana, di cui è possibile fidarsi e sulla quale poter contare per la diffusione dei contenuti».

Con quest’ultima affermazione sembra proprio che Cox volesse mandare un messaggio indiretto a Elon Musk, facendo riferimento alla sua gestione di Twitter, da molti considerata pessima.

Per quanto riguarda le funzioni per adesso si sa solamente che il numero massimo di caratteri consentiti per ogni post sarà 500, sarà inoltre possibile mettere «mi piace», commentare, condividere e inviare i post ad altri utenti.

Threads: quando arriverà l’app anti-Twitter?

Secondo quanto riportato da The Verge, Chris Cox ha affermato che Meta ha iniziato a programmare l’app a gennaio e che questa arriverà «il prima possibile».

A provare per prime la nuova app di Meta saranno alcune celebrità di spicco come la presentatrice Oprah Winfrey e il Dalai Lama che hanno rispettivamente 42 milioni e 19 milioni di follower su Instragram. Sfruttando il supporto di queste personalità, Meta cercherà probabilmente di portare notorietà alla nuova app, così da riuscire a lanciarla con successo.

Si allarga la platea delle app anti-Twitter

Da quando Elon Musk ha preso il controllo di Twitter, il numero di aziende che ha iniziato a lavorare su nuove app per cercare di spodestare quella di Musk dalla sua posizione privilegiata è in aumento.

La prima a provarci è stata Mastodon, che sta tutt’ora ottenendo un buon successo; successivamente Jack Dorsey, fondatore di Twitter, ha comunicato di essere al lavoro su BlueSky, un altro social media con delle funzioni simili; e ora Threads.

Appare chiaro che molti dei protagonisti del mondo tech si siano resi conto della malagestione di Elon Musk e del fatto che molti degli utenti che una volta apprezzavano Twitter stanno cercando «una nuova casa», ovviamente in termini social.

Certamente, spodestare Twitter non sarà semplice, tuttavia, con il numero delle app di questo genere che aumenta a tale velocità, Elon Musk dovrà guardarsi molto bene attorno, oppure rischia di perdere rapidamente molti degli utenti della sua piattaforma.

Iscriviti a Money.it