Per la prima volta nella storia è stato coniato il termine novembrata per spiegare le alte temperature del mese. Ecco cosa vuol dire e perché dovrebbe preoccuparci.
Dopo un weekend all’insegna del fresco, novembre farà ancora segnare temperature intorno ai 25 gradi. Gli esperti l’hanno già chiamata novembrata e potrebbe avere inizio dalla prossima settimana. La tendenza, al netto di qualche rovescio soprattutto al Nord, è quella di una prossima settimana piuttosto calda per la media stagionale.
Il ritorno del sole e del caldo può essere accolto come una bella notizia. L’allontanarsi del periodo di freddo e pioggia appare come qualcosa di positivo, ma la novembrata non è una buona notizia. Il rischio del mantenimento delle alte temperature, con picchi fino a 25 gradi, descrive una situazione anomala. Se è vero che in questo modo ci sarà un risparmio del costo dell’energia per riscaldare le proprie abitazioni, scuole e uffici, dall’altra parte i cambiamenti climatici possono portare a eventi drammatici, alcuni tristemente noti come il nubifragio nelle Marche.
Mentre la novembrata permetterà a molti di godersi ancora le temperature miti e l’assenza di piogge sparse - come tipico del periodo di novembre -, dall’altra gli esperti della materia stanno cercando di ridurre lo scioglimento dei ghiacciai creando coperture geotessili che riflettono le radiazioni solari e fungono da isolanti termici. Questo perché il caldo, che può essere piacevole per noi, non lo è per l’ambiente e per le specie animali e vegetali che lo popolano. Cosa c’entra la novembrata con la crisi climatica?
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A novembre il meteo è anomalo: che cos’è la novembrata?
Non ha fatto caldo solo a ottobre e non farà caldo solo a novembre. Fa caldo da maggio, ben due mesi in anticipo rispetto alla media climatica stabilita negli ultimi anni. Le alte temperature, in anticipo rispetto alla media e che lasciano in ritardo lo stivale, sono sintomatiche del generale riscaldamento globale. Negli anni è stato coniato il termine “ottobrata” per descrivere temperature che superavano le medie stagionali. Quest’anno per la prima volta nella storia sarà utilizzato dagli esperti il termine novembrata.
Non si toccheranno picchi di 30 gradi percepiti come nelle scorse settimane, ma la temperatura media italiana si aggirerà comunque tra i 20 gradi e i 25 gradi. Una delle origini di questo caldo anomalo è dato dal nostro mare. Nello scorso mese infatti è stato registrato un dato altrettanto preoccupante: le alte temperature del Mediterraneo. A preoccupare non è tanto il meteo, che cambia ogni due giorni ed è difficile da prevedere; a preoccupare è il clima, cioè la tendenza all’aumento costante di temperatura. L’aumento di temperatura ad ottobre si aggirava intorno ai più 4 gradi rispetto agli scorsi anni. Può non sembrare molto, ma questi 4 gradi si aggiungono ad anni di aumenti di temperatura e alla fine mostrano un quadro climatico in cambiamento verso il riscaldamento globale e gli scenari drammatici che corrispondono a un aumento complessivo di 1,5/2 gradi della Terra
Così anche a novembre ci dobbiamo aspettare temperature alte per la media stagionale. Ci saranno temporali sparsi, giornate più fredde, ma in generale la novembrata si percepirà per via di una più alta temperatura su tutto il territorio e per tutto il mese.
Quali sono i rischi della novembrata e perché il caldo non è una buona notizia?
Come anticipato nel paragrafo precedente, la novembrata è un rischio, perché lo sono il caldo e le belle giornate anomale di novembre. Lo sono perché a rimetterci sarà prima di tutto l’ecosistema. L’ecosistema della montagne, per esempio, il ritardo della caduta delle foglie, il ritardo del letargo degli animali e la crisi della migrazione degli uccelli. Pensiamo per esempio al ciclo dell’acqua e al fatto che sulle Alpi neanche sopra i 3.000 metri di altezza ci siano temperature sotto lo zero.
Il bel tempo della prossima settimana non è una buona notizia per l’ambiente e neanche per l’economia che dalla salute dell’ambiente dipende.
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