Movimento delle sardine sotto osservazione: quale influenza avranno sulle elezioni regionali 2020?
Movimento delle sardine sotto osservazione in questa settimana prima del voto. Le elezioni regionali imminenti in Emilia Romagna e in Calabria, infatti, stanno accendendo i riflettori sulle manifestazioni organizzate dai giovani bolognesi in tutta Italia.
Forte è la tentazione di etichettare le migliaia di persone radunate nelle piazze nazionali nel clima infuocato della campagna elettorale per il voto calabrese e, soprattutto, emiliano.
Se, infatti, da una parte Mattia Santori e gli altri organizzatori continuano a respingere l’appartenenza ad un particolare schieramento partitico, i principali protagonisti della politica italiana cercano di capire quale effetto avranno le sardine sul voto regionale.
Il quesito di maggiore interesse in queste ore è: quale impatto avrà il Movimento delle sardine sulle elezioni regionali 2020? Riuscirà a influenzare il voto?
Sardine e elezioni regionali: è Salvini il vero bersaglio?
Se c’è una certezza riguardante le sardine è che esse nascono proprio per opporsi alla manifestazione della Lega di Salvini a Bologna. Da lì, da quella idea piena di riferimenti e contenuti politici, si è affermato il movimento civico più importante a livello nazionale degli ultimi anni.
Mattia Santori, incalzato in un’intervista a Di Martedì su La 7, ha affermato che non sono loro ad essere ossessionati da Salvini e dalla lotta contro di lui, piuttosto il segretario leghista è un caso mediatico, onnipresente su tv, notiziari, giornali.
Questo significa, per gli ideatori del movimento, che le loro iniziative non si sono sviluppate contro l’uomo forte della destra italiana. Piuttosto, hanno voluto ribadire il no all’odio social, al populismo, al razzismo, alle fake news, alla strumentalizzazione degli slogan nella politica. Si è creata, quindi, una visione della partecipazione politica ben precisa, naturalmente schierata contro atteggiamenti e idee proprie della Lega.
Per molti, quindi, il movimento sarebbe un ostacolo alla vittoria dei partiti di destra alle prossime elezioni regionali. Matteo Salvini, al riguardo, ha sempre affermato che le sardine sono state un vantaggio per lui, visto che hanno messo in evidenza poca spontaneità, poca chiarezza nei temi e solite idee di sinistra.
Sardine e voto alle Regionali: un boomerang per i partiti di sinistra?
Se è fin troppo palese che le manifestazioni di piazza delle sardine inneggiano contro alcuni visioni tipicamente leghiste, meno chiaro è il rapporto con i partiti di sinistra.
Il quesito, in questo ambito, è ancora più interessante e imprevedibile nella risposta: il movimento delle sardine giocherà a vantaggio del Partito Democratico e della sinistra in generale nelle elezioni regionali?
Zingaretti ha sempre mantenuto un certo equilibrio tra l’esaltazione delle manifestazioni, espressione giovanile di idee pro-democrazia, e la distanza a livello di appartenenza. Nemmeno Mattia Santori e gli altri organizzatori hanno mai voluto identificarsi con il PD o altri partiti.
I valori espressi nelle piazze piene di questi mesi hanno una vicinanza con il mondo della sinistra. L’impressione, però, è che il popolo diviso, frastornato, senza veri riferimenti dell’elettorato di sinistra si sia ritrovato a manifestare con le sardine proprio perché non più rappresentato dai partiti come il PD.
Il movimento, quindi, potrebbe essere un boomerang per gli schieramenti più a sinistra nelle elezioni regionali e non spingere al voto elettori in più.
Lunedì 27, con i risultati ufficiali del voto in Emilia Romagna e in Calabria, sarà forse più chiara anche l’influenza delle sardine sulle urne.
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