Lavoratori in cassa integrazione, quando è obbligatorio presentare il modello 730/2021? Chi ha percepito redditi sia dal datore di lavoro che dall’INPS è sempre tenuto a presentare la dichiarazione, avendo ricevuto due CU da soggetti diversi e in relazione a somme non conguagliate.
Modello 730/2021 obbligatorio per i lavoratori che, nel corso del 2020, hanno percepito la cassa integrazione.
L’emergenza Covid impatta in maniera diretta su quella che è la platea dei soggetti obbligati a presentare la dichiarazione dei redditi. Tra questi vi sono coloro che hanno percepito redditi da soggetti diversi, certificati con due diverse CU 2021.
Tale casistica interessa in particolar modo tutti i lavoratori che nel corso del 2020 hanno percepito la cassa integrazione o FIS da parte dell’INPS o degli Enti Bilaterali.
Per poter presentare il modello 730/2021, disponibile in modalità precompilata dal 10 maggio, accanto alla certificazione unica dei redditi erogati dal datore di lavoro bisognerà predisporre il modello CU rilasciato in relazione alle somme percepite a titolo di integrazione salariale.
leggi anche
730 precompilato 2021: istruzioni, scadenza, come fare accesso, novità. Invio dal 19 maggio
Lavoratori in cassa integrazione, modello 730/2021 obbligatorio
Presentare il modello 730/2021 è obbligatorio per tutti i lavoratori che hanno ricevuto due o più certificazioni uniche, al fine di effettuare il calcolo esatto dell’IRPEF dovuta sul totale dei redditi percepiti.
In tale fattispecie, ciascun sostituto d’imposta calcola le imposte sulle somme da lui corrisposte. Soltanto presentando la dichiarazione dei redditi verrà invece fornita una visione completa della totalità dei redditi percepiti, ai fini dell’applicazione dell’aliquota IRPEF prevista per il proprio scaglione di reddito.
In vista dell’avvio della stagione della dichiarazione dei redditi precompilata, accessibile dal 10 maggio 2021 sul portale dell’Agenzia delle Entrate, sono molti i soggetti che si troveranno a dover fare i conti con l’obbligo di invio del modello 730/2021.
L’adempimento interessa tutti coloro che nel corso del 2020 hanno percepito redditi da soggetti diversi, qualora l’imposta dovuta superi i 10,33 euro. Come sopra anticipato, è un caso che interessa quasi tutti i lavoratori che, causa Covid, sono stati posti in cassa integrazione.
Questi infatti rientrano tra coloro che hanno percepito due diverse certificazioni uniche, erogate da soggetti diversi e in relazione a somme che non sono state conguagliate.
I dati relativi alle CU 2021 saranno già presenti nel modello 730 precompilato dell’Agenzia delle Entrate. Il lavoratore dovrà verificare i dati esposti in relazione alle somme erogate dal datore di lavoro e scaricare la CU INPS accedendo al portale dell’Istituto.
Cassa integrazione, modello 730/2021 a debito o a credito IRPEF
La presentazione del modello 730/2021 per i lavoratori percettori della cassa integrazione nel corso del 2020 porterà all’emersione di due diverse situazioni, per effetto dell’applicazione della corretta aliquota IRPEF sul totale dei redditi percepiti.
Potrà emergere il diritto ad un rimborso IRPEF o, al contrario, un debito d’imposta.
Se l’INPS ha operato trattenute troppo alte sulla cassa integrazione, verrà riconosciuto un rimborso IRPEF, calcolato anche in relazione ad eventuali spese detraibili o deducibili indicate in dichiarazione dei redditi.
Al contrario, se le trattenute sono state operate applicando un’aliquota IRPEF inferiore a quella prevista effettivamente in base ai redditi percepiti dal contribuente, il modello 730/2021 farà emergere un debito d’imposta.
Si ricorda che, in ogni caso, ai lavoratori incapienti per effetto del minor reddito percepito a causa della cassa integrazione non verrà richiesto di restituire il bonus Irpef.
Gli 80 euro mensili erogati fino al mese di giugno e i 100 euro riconosciuti a partire da luglio saranno garantiti anche se il reddito complessivamente percepito è inferiore all’importo minimo di 8.174 euro.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Argomenti