Modello F24 telematico obbligatorio, sia per le compensazioni effettuate da partite IVA che da privati e sostituti d’imposta. Il Decreto Fiscale 2020 rivoluziona le regole, ma sono diversi i dubbi sulla data di decorrenza dei nuovi obblighi.
Modello F24 telematico obbligatorio per tutti, sia titolari di partita IVA che non: le novità introdotte dal Decreto Fiscale 2020 impongono un cambio di abitudini per tutti i contribuenti, e creano non poca confusione.
La prima occasione per confrontarsi con le nuove regole sulle compensazioni si è presentata lunedì 18 novembre, quando a chiedersi quale fosse la modalità giusta di trasmissione del modello F24 sono stati i sostituti d’imposta.
Anche per questi, il Decreto Crescita ha esteso l’obbligo di utilizzo del modello F24 telematico, ed anche per le compensazioni dei crediti relativi a bonus Renzi o ai rimborsi del 730.
La domanda che ci si pone ormai da giorni è: da quando decorre il nuovo obbligo? Le opinioni in merito divergono.
Tra gli addetti ai lavori e gli esperti di settore la data indicata è quella del 27 dicembre 2019, cioè una volta trascorsi i 60 giorni, previsti dallo Statuto del Contribuente, dalla data di entrata in vigore del Decreto Fiscale n. 124/2019.
Secondo l’interpretazione più teorica fornita dalla Fondazione Studi dei Consulenti del Lavoro, il modello F24 telematico è obbligatorio per tutti da subito.
Modello F24 telematico obbligatorio per tutti: dubbi sulla data di decorrenza
La confusione che si è creata ad inizio settimana è solo un antipasto di quanto potrebbe accadere qualora non arrivassero presto chiarimenti ufficiali sull’obbligo di utilizzare esclusivamente il modello F24 telematico per le compensazioni.
Si ricorda che, accanto alle scadenze che interessano i titolari di partita IVA, e gli adempimenti periodici dei sostituti d’imposta, nei mesi di novembre e dicembre sono diverse le date in cui ad essere chiamati alla cassa saranno anche i dipendenti e pensionati (basti pensare al saldo Imu e Tasi).
Il Decreto Fiscale 2020 non ha fatto sconti sull’obbligo dell’F24 telematico per le compensazioni. Tutti, per la compensazione di qualsiasi credito, e senza differenziazioni d’importo, dovranno passare dai servizi telematici dell’Agenzia delle Entrate.
Come sopra anticipato, il dubbio è ora sulla data di decorrenza dell’obbligo. Se infatti il Decreto Fiscale parla genericamente dei crediti maturati dal periodo d’imposta 2019, e prevede l’entrata in vigore dei nuovi obblighi nell’immediato, lo Statuto del Contribuente concede 60 giorni di tempo ai contribuenti per adeguarsi alle nuove regole.
Quindi, considerando quanto previsto dal comma 2, articolo 3, della legge n. 212/2000, con l’approssimarsi della scadenza del 18 novembre, gli esperti del settore hanno rassicurato i sostituti d’imposta: fino al 27 dicembre sarà possibile utilizzare i canali alternativi al telematico - come l’home banking - per le compensazioni in F24 dei crediti al fine di recuperare le eccedenze di versamento delle ritenute e dei rimborsi o bonus erogati ai dipendenti, come il bonus Renzi.
Modello F24 telematico obbligatorio da subito: il parere della Fondazione Studi
Se il ricorso alle tutele previste dallo Statuto del Contribuente aveva fatto tirare un sospiro di sollievo, ci ha pensato la Fondazione Studi Consulenti del Lavoro ad agitare le acque.
Nel parere n. 2/2019 circa le novità introdotte dal Decreto Fiscale, la Fondazione ha specificato che per tutte le compensazioni, l’uso del modello F24 telematico è obbligatorio sin da subito, sia per la presentazione della delega con saldo zero che con saldo positivo.
I Consulenti del Lavoro non considerano i 60 giorni previsti dallo Statuto del Contribuente e, con un’interpretazione della norma particolarmente rigida, ritengono immediatamente in vigore le nuove regole sulle compensazioni fiscali.
Come esplicitato nel parere, le nuove regole si applicano da subito a tutti, sia ai titolari di partita IVA che ai privati. In ambedue i casi, a partire dal 27 ottobre 2019, non è più possibile trasmettere il modello F24 tramite home banking, remote banking o tramite altri servizi offerti da banche o poste.
Si specifica inoltre che l’obbligo riguarderà anche i crediti maturati in qualità di sostituto d’imposta, come i rimborsi da modello 730 e bonus 80 euro.
Modello F24 telematico: intanto l’Agenzia delle Entrate tace
Nel mezzo delle due diverse visioni ci sono i contribuenti che, in uno scenario in continuo mutamento, sono legittimati ad avere le idee poco chiare.
A risolvere i dubbi sulla data di decorrenza dell’F24 telematico obbligatorio dovrebbe essere a questo punto l’Agenzia delle Entrate che tuttavia per il momento ha scelto di non schierarsi.
La speranza è che questa indifferenza cessi presto, almeno in tempo utile a fornire le indicazioni utili ai tanti non titolari di partita IVA. L’appuntamento più attenzionato è quello del 16 dicembre 2019, quando alla cassa saranno chiamati tutti i contribuenti tenuti a pagare IMU e TASI.
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