Multa di 100 euro arrivata per sbaglio anche a chi è in regola con la vaccinazione: cosa sta succedendo e come difendersi dall’ingiusta sanzione.
Da inizio aprile sono arrivate a destinazione migliaia di multe agli over 50 che non hanno rispettato l’obbligo di vaccinazione imposto dal Governo per specifiche categorie a partire dal 1° febbraio. Il problema è che la sanzione di 100 euro sta arrivando non solo ai no vax, ma anche (evidentemente per sbaglio), anche a chi è guarito dal Covid-19 e risulta in regola con le vaccinazioni.
Com’è possibile? Gli elenchi del Ministero della Salute non sono stati aggiornati, e quindi a moltissime persone (come segnalano le Asl di competenza) è stata recapitata una multa da parte dell’Agenzia delle entrate-Riscossione: vediamo come difendersi e come deve procedere chi si trova in questa situazione.
Multa no vax: a chi sta arrivando per sbaglio la sanzione da 100 euro
Provando a semplificare quello che sta succedendo, il problema sta nella comunicazione tra enti e istituzioni. La multa di 100 euro è stata recapitata anche a soggetti che sono in regola con la vaccinazione, ma hanno seguito altri “percorsi”. Per esempio, la sanzione è arrivata a chi ha contratto il Covid prima del booster, e quindi ha spostato la terza dose dopo il 1° febbraio (data in cui è entrato in vigore l’obbligo di vaccinazione per gli over 50).
Un’altra categoria che sta ingiustamente ricevendo la multa riguarda i “frontalieri della sanità”, cioè medici e infermieri italiani che vivono al confine e lavorano in Svizzera: si sono immunizzati nelle strutture dove prestano servizio, ma non risultano nei database vaccinali del ministero della Salute.
Ancora, la multa sta arrivando anche agli over 50 che si sono ammalati di Covid a fine 2020, e quindi ora hanno solo due dosi di vaccino: il loro percorso è comunque completo, perché hanno fatto la dose booster tra fine 2021 e inizio 2022. Tuttavia, nel Sistema Tessera Sanitaria non risultano in regola, perché appare una dose in meno di quella prevista. Da qui, la comunicazione del ministero della Salute all’Agenzia delle entrate-Riscossione e l’irrogazione della sanzione.
Come difendersi da una multa no vax arrivata per sbaglio
Queste sono le categorie che, pur essendo in regola con il percorso vaccinale, stanno ricevendo la multa di 100 euro. Come difendersi da questa sanzione? L’unico modo è comunicare alla propria Asl entro 10 giorni dalla ricezione della multa l’eventuale certificazione relativa al differimento o all’esenzione dall’obbligo vaccinale.
Sempre entro 10 giorni dalla ricezione della multa, i soggetti che l’hanno ricevuta dovranno comunicare all’Agenzia delle entrate-Riscossione di aver mandato le proprie giustificazioni all’Asl. Questo servizio si trova sul portale dell’AdeR e si chiama “Comunicazione differimento/esenzione obbligo vaccinale”, è disponibile solo per i destinatari della Comunicazione basterà inserire i dati richiesti: Regione, Asl territorialmente compente e data di trasmissione della Comunicazione effettuata all’Asl.
L’azienda sanitaria avrà a sua volta 10 giorni di tempo per comunicare all’Agenzia delle entrate se la multa va fatta oppure no, dopo aver valutato le motivazioni presentate dal soggetto.
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