Entro fine marzo in Italia ci saranno 40.000 contagi al giorno, dice il virologo Pregliasco. Per questo sarebbe opportuno istituire un lockdown nazionale, più efficace delle nuove restrizioni al vaglio del Governo.
Entro marzo 40.000 contagi al giorno. È l’allarme di Fabrizio Pregliasco, virologo dell’Università di Milano, lanciato dai microfoni di Un giorno da pecora su Rai Radio 1. Quello di fine mese, ha precisato il professore, con tutta probabilità sarà il picco, nel senso che subito dopo i contagi dovrebbero riprendere a calare, ma si tratta comunque di un “valore piuttosto imponente”.
Pregliasco ha parlato anche delle nuove restrizioni anti-Covid al vaglio del Governo, a cui il professore preferirebbe un più rapido ed efficace lockdown nazionale.
Pregliasco lancia l’allarme: 40.000 contagi al giorno entro marzo
La soglia dei 40.000 contagi giornalieri sembra essere quella identificata dal Governo Draghi per l’istituzione di una nuova zona rossa nazionale. Secondo il virologo Pregliasco, quella soglia sarà raggiunta in Italia entro fine mese.
Quanto all’attuale incremento dei casi, per il professore milanese si tratta ormai della terza ondata, “o almeno un rigurgito della seconda”.
“I ricoveri e le terapie intensive sono sempre più piene, il che fa pensare a un possibile picco alla fine di marzo”. In Emilia Romagna, ad esempio, è già stato riempito il 90% dei posti di terapia intensiva dedicati a pazienti Covid-19.
I 40.000 contagi al giorno, ha spiegato il professor Pregliasco, sono stati calcolati attraverso modelli matematici.
Pregliasco: lockdown insopportabile, ma più efficace
Il rischio di una simile recrudescenza dell’epidemia è quanto mai reale, tanto che il Ministro della Salute Roberto Speranza ha già anticipato che nelle prossime settimane “un maggior numero di territori andranno incontro a restrizioni”. Quelle attuali, tuttavia, potrebbero non bastare, avverte il Comitato Tecnico Scientifico.
Al vaglio del Governo, infatti, ci sono nuove restrizioni come il lockdown nei weekend e un coprifuoco anticipato. Secondo Pregliasco, la chiusura nei fine settimana potrebbe aiutare, ma forse insufficiente. Per il virologo un lockdown sarebbe più rapido ed efficace: “Ma mi rendo conto anche che sarebbe insopportabile”. Buona efficacia potrebbe avere anche un coprifuoco a partire dalle ore 20 o 21.
La via d’uscita indicata dal virologo è quella della vaccinazione, che però potrà essere avviata su larga scala soltanto nel prossimo futuro. “Dobbiamo a mio avviso stringere i denti per uno o due mesi, durante i quali è necessario adottare nuove restrizioni”, conclude il professore.
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