Omessa dichiarazione Imu, ecco come rimediare entro fine mese

Patrizia Del Pidio

25 Settembre 2024 - 11:53

Per chi non ha presentato la dichiarazione IMu entro il 1° luglio c’è tempo di ravvedersi entro il 30 settembre. Cosa succede dopo?

Omessa dichiarazione Imu, ecco come rimediare entro fine mese

Per l’omessa dichiarazione Imu c’è ancora tempo di rimediare entro il 30 settembre. Chi ha dimenticato di presentare la dichiarazione Imu entro il 1° luglio 2024 (la scadenza solitamente è fissata al 30 giugno che quest’anno cadeva di domenica e il termine è slittato al giorno dopo), la data da ricordare è quella del 30 settembre per non incorrere nell’omessa dichiarazione.

Fra meno di una settimana, infatti, cade il termine ultimo entro il quale sanare l’omissione grazie al ravvedimento operoso, da effettuare entro 90 giorni dalla scadenza originaria. Va chiarito che, in ogni caso, la dichiarazione Imu può essere presentata anche dopo che sono trascorsi i 90 giorni, ma in quel caso gli adempimenti sono diversi.

Omessa dichiarazione Imu, entro il 30 settembre si evita

La dichiarazione Imu è un adempimento a cui sono chiamati i proprietari di casa per i quali sono sorte delle variazioni per quanto riguarda le condizioni di versamento dell’Imu. Non si tratta, quindi, di una dichiarazione che ogni anno va presentata da tutti, ma di un adempimento da assolvere solo in determinate circostante. Si tratta di tutte quelle situazioni che il Comune non conosce e per questo è necessaria la presentazione del modello Imu/Impi (approvato lo scorso 24 aprile).

Per chi si trova nell’obbligo di presentazione e ha saltato la scadenza del 1° luglio può provvedere all’invio entro il 30 settembre tramite ravvedimento operoso che prevede sanzioni ridotte. Presentando la dichiarazione entro la fine di settembre, infatti, è possibile versare una sanzione che ammonta a un decimo di quella ordinaria (che varia dal 100% al 200% dell’imposta dovuta).

Se la presentazione, invece, viene effettuata dopo il 30 settembre, si può usare sempre il ravvedimento operoso (versando una percentuale di sanzione leggermente più alta).

Dichiarazione Imu omessa o tardiva, c’è differenza?

Nel corso di Telefisco 2023 il Mef, al riguardo della dichiarazione Imu, ha fornito importanti chiarimenti specificando che non esiste una reale differenza tra una dichiarazione tardiva (entro i 90 giorni) e una dichiarazione omessa (presentata dopo i 90 giorni).

Con questo chiarimento, quindi, si evidenzia che il contribuente può provvedere alla presentazione della dichiarazione Imu anche dopo che sono trascorsi i 90 giorni dalla scadenza ordinaria di presentazione (e, quindi, oltre il 30 settembre).
Non rispettare la scadenza del 30 settembre, quindi, mette il contribuente nella posizione di poter sanare in ogni caso la propria posizione con il ravvedimento operoso:
se la dichiarazione Imu è presentata entro 90 giorni la sanzione è ridotta a un decimo e si deve pagare un importo di 5 euro se si è effettuato un corretto versamento dell’Imu;
se la dichiarazione è presentata dopo i 90 giorni sono sempre previste sanzioni ridotte, ma la percentuale dipendente dal ritardo rispetto alla scadenza originaria (in base a quello che prevede il ravvedimento operoso).

Come si presenta la dichiarazione Imu?

La dichiarazione tramite il modello Imu/Impi deve essere presentata esclusivamente in modalità telematica o cartacea (se si tratta di immobili occupati abusivamente e denunciati all’autorità giudiziaria la presentazione deve essere obbligatoriamente telematica).

Il modello deve essere compilato in ogni sua parte e consegnato entro il 30 giugno (per il 2024 la data è slittata al 1° luglio) dell’anno successivo a quello in cui è intervenuta la variazione.

Modello Imu/Impi editabile
Modello da scaricare
Modello Imu/Impi
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