I metalli preziosi tornano a far parlare di se a causa delle difficoltà registrate dal mercato del lavoro statunitense. Cosa aspettarsi adesso dal prezzo dell’Oro e dell’Argento?
La macrocategoria dei metalli preziosi, all’interno del comparto delle materie prime, continua ad attirare l’attenzione degli esperti a causa della natura di «beni rifugio» che caratterizza l’oro e l’argento in periodi di difficoltà economica. Di fronte all’aggravarsi dello scenario in Europa e alle prime difficoltà riscontrate sul mercato del lavoro statunitense, l’interesse per questo settore di mercato sta nuovamente crescendo.
Considerando l’oro e l’argento come punti di riferimento, è plausibile attendersi un significativo apprezzamento in borsa? Analizziamo le prospettive per queste due materie prime, in collaborazione con gli esperti di XTB.
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I metalli preziosi salgono sulla scia dei dati sul lavoro USA
Il prezzo dei metalli preziosi e valutato in dollari statunitensi, valuta di riferimento per gli scambi internazionali, ed è quindi naturale che il prezzo delle materie prime dipenda in buona parte dall’andamento di quest’ultimo. Non a caso, le recenti novità riguardanti il mercato del lavoro statunitense hanno impattato negativamente sul valore del dollaro rispetto alle altre valute di riferimento. Questo ha comportato un relativo apprezzamento del comparto borsistico dei metalli preziosi, Oro (Gold) e Argento (Silver).
In molti si aspettano quindi un innalzamento dei volumi di contrattazione sul mercato dei futures e per questo motivo anche un conseguente innalzamento della volatilità delle contrattazioni. Il mercato continua a seguire attentamente l’evoluzioni riguardanti le decisioni di politica monetaria delle banche centrali, nello specifico la Federal Reserve: la prossima decisione sul tasso Fed verrà comunicata il 20 settembre.
Oro e Silver: analisi tecnica
Dal punto di vista tecnico, per quanto riguarda l’oro, non è una novità: il trend del metallo prezioso è complessivamente in crescita dall’inizio del 2023, nonostante un periodo di contrazione iniziato dopo aver raggiunto i massimi a maggio. Attualmente, si trova al di sotto della soglia psicologica dei $2000 per oncia, ma ha iniziato ad attenuare i ribassi, mostrando un certo interesse da parte degli acquirenti o una certa debolezza da parte dei venditori.
A differenza dell’oro, l’argento ha mantenuto un andamento più altalenante, nonostante sia anch’esso considerato un metallo prezioso, raro e con numerose applicazioni nell’industria, anche nel settore tecnologico, un tema hot nel 2023. L’anno è iniziato in negativo per l’argento fino al periodo di marzo, da cui è iniziato un trend crescente, anch’esso attenuato vicino ai massimi relativi. Attualmente, il trend è laterale, ben evidenziato dall’indicatore tecnico RSI, impostato su un periodo giornaliero di 14 periodi. Anche in questo caso, i minimi, segnalati da questo indicatore quando raggiunge il livello di 30 punti, sembrano essere particolarmente interessanti per il mercato, che risponde con un aumento dei volumi di acquisto quando si avvicina a tali livelli tecnici.
Per diversificare il proprio portafoglio è possibile scegliere di investire in oro e argento tramite CFD. I CFD sull’oro e sull’argento sono strumenti finanziari che consentono ai trader di speculare sui movimenti dei prezzi senza la necessità di possedere la merce fisica stessa. In altre parole, i CFD consentono ai trader di scommettere sull’aumento o sulla diminuzione del prezzo dell’oro, senza dover assumere la proprietà dell’attività in oro sottostante. I CFD consentono ai trader di negoziare l’oro con la leva finanziaria, il che significa che possono controllare una posizione più ampia con un investimento minore.
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