I prezzi dell’oro toccano nuovi record a 2.323,70 dollari ma potrebbero traguardare nuovi target. Ecco fin dove può salire il metallo giallo secondo gli analisti.
Oro record, ecco i prossimi target (secondo JPMorgan). Il mercato dell’oro sta vivendo un periodo di straordinaria prosperità nell’ultimo anno. Nonostante il rally visto alla fine del 2023, l’ulteriore rialzo ha sorpreso molti. Negli ultimi giorni i prezzi hanno raggiunto un nuovo record a 2.323,70 dollari. Le parole del presidente della Fed, Jerome Powell, hanno contribuito a sostenere questo rally, suggerendo la possibilità di tagliare i tassi di interesse entro la fine dell’anno, in risposta a dati sull’occupazione statunitense deboli. Questi sviluppi confermano l’oro come un rifugio sicuro in tempi di incertezza economica.
Gli analisti di JPMorgan hanno identificato le cause principali dell’aumento del mercato dell’oro, tra cui conflitti geopolitici, inflazione e acquisti da parte delle banche centrali. Questi fattori, secondo JPMorgan, manterrano solida la domanda di oro anche in aprile.
Il prezzo dell’oro potrebbe continuare a salire, con la banca che prevede che potrebbe raggiungere 2.400 dollari entro 1-2 anni. Questo obiettivo, se raggiunto, stabilirebbe un nuovo record per l’asset, rafforzando ulteriormente la sua posizione nel panorama finanziario globale.
Oro: strategie operative con i Turbo Certificates di UniCredit
Oro su livelli record a 2.323,70 dollari e ben impostato per traguardare obiettivi ambiziosi posizionati a 2.400 almeno. Oltre questa soglia, i prezzi dell’oro potrebbero spingersi fino al test del lato superiore del canale che sale dai bottom del 2020 a 2.500 circa. Sul fronte dei supporti, occorre invece monitorare attentamente area 2.150. Sotto questo limite, rischio di assistere a una correzione di tutto il rialzo in atto da ottobre.
Per operare long sull’Oro potrebbe aver senso utilizzare un certificato Turbo Open End di Unicredit con ISIN DE000HC2RTF7. Il certificato ha come sottostante l’Oro e presenta una barriera distante attualmente il 18,90%.
Per operare Short, invece, potrebbe essere appropriato utilizzare il certificato Turbo Open End Short di Unicredit con ISIN DE000HC6M135, avente una barriera distante il 4,92% come sottostante l’Oro.
Ricordiamo che tale barriera corrisponde a un vero e proprio stop loss, intrinseco nel prodotto, toccato il quale si genera automaticamente la chiusura della posizione.
I certificati Turbo Open End di Unicredit, inoltre, eliminano il problema del limite temporale dall’investimento senza però mantenere la presenza del fastidioso effetto compounding. Sono comunque strumenti finanziari complessi: per le operazioni di trading resta importante settare uno stop loss sulla base delle proprie esigenze e delle giuste regole di money management.
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