I pannelli solari di ultima generazione potrebbero essere la svolta contro il cambiamento climatico. Alla base di questa rivoluzione ci sarebbe la perovskite. Ecco perché investire su questa.
L’ultima generazione di pannelli solari si basano sulla perovskite, un minerale che viene sfruttato anche in altri ambiti, come per la costruzione di laser. Il minerale perovskite ha ottenuto grande risonanza grazie alle dichiarazioni di Bill Gates e agli studi che ne dimostrano la maggior efficacia nella produzione di energia pulita.
Nel corso degli anni, molte start-up solari hanno tentato di rompere la quota di mercato della Cina e dei pannelli di silicio convenzionali. La perovskite potrebbe permettere alle aziende americane ed europee di fare il tanto atteso salto per rendere i pannelli solari più economici e più efficienti. Entro il 2030 le celle a base di perovskite potrebbero rappresentare la fetta più grande del mercato, sostituendo del tutto il silicio.
Cos’è la perovskite?
La perovskite è un minerale scoperto 200 anni fa dallo scienziato tedesco Gustav Rose. Gustav Rose stava esplorando i monti Urali quando si imbatté in un minerale scuro e lucente. La perovskite è un minerale costituito da titanato di calcio e oggi rappresenta uno dei minerali capace di rivoluzione e trasformare l’energia sostenibile e aumentare la velocità della corsa contro il cambiamento climatico.
Infatti la perovskite può essere usata all’interno dei pannelli solari commerciali per aumentarne significativamente l’efficacia. Al momento i pannelli solari si basano sul silicio e sono prodotti per la maggior parte in Cina. Altri materiali potrebbero essere troppo costosi o tossici, per questo sono molti i sostenitori delle celle solari a base di perovskite. Non solo questa può superare le prestazioni del silicio, ma anche accelerare la corsa contro il cambiamento climatico. Per questo First Solar, la più grande azienda solare statunitense ha annunciato l’acquisizione del produttore europeo di tecnologia perovskite.
leggi anche
Pannelli fotovoltaici in edilizia libera: tutte le istruzioni per l’utilizzo del modello unico semplificato
Quali sono le differenza tra perovskite e silicio?
Le celle fotovoltaiche dei pannelli solari funzionano convertendo i fotoni della luce solare in elettricità. Le cellule di perovskite hanno un coefficiente di assorbimento più elevato, ovvero possono catturare una gamma più ampia di energie dei fotoni nello spettro della luce solare e fornire più energia.
Per capire meglio la differenza tra le du: le celle di silicio standard hanno un efficienza pari al 21%, mentre quelle di perovskite arrivano fino al 25,7%. Esistono anche celle combinate di perovskite e silicio, in questo caso l’efficienza aumenta fino al 31,25%.
Inoltre, un ulteriore elemento determinante per chi decide di investire nei pannelli solari a base perovskite è che questi si producono in maniera più sostenibile ed economica. Infatti, al contrario del silicio che va ripulito delle impurità, le celle di perovskite sono sottili e possono essere verniciate. Un’analisi della Stanford University del 2020 su un metodo di produzione sperimentale ha stimato che i moduli di perovskite potrebbero essere realizzati per soli 0,25 dollari per 30 centimetri quadrati, rispetto ai circa 2,50 dollari per l’equivalente in silicio.
Investire nella perovskite conviene?
Diverse aziende si sono accorte della perovskite e hanno iniziato a produrre e commercializzare le celle di perovskite. Tra queste c’è anche l’azienda di Bill Gates, la Breakthrough Energy Ventures, che dal 2015 impegna diversi investitori verso il settore dell’energia pulita. Dal 2019 l’azienda ha iniziato a sviluppare le celle miste di perovskite e silicio, con efficienza pari al 30%.
“Il tandem estrae più energia dal sole, rendendo ogni installazione solare più potente e accelerando la capacità del mondo di frenare i peggiori impatti dei cambiamenti climatici - ha affermato Frank van Mierlo, CEO dell’azienda - Riteniamo che nel prossimo decennio l’intero settore passerà al tandem”.
© RIPRODUZIONE RISERVATA