Età pensionabile nel 2021: non ci sono variazioni rispetto al 2020. Ecco a quanti anni si potrà andare in pensione.
Quanti anni bisogna avere per andare in pensione nel 2021? Mancano pochi giorni all’inizio del nuovo anno ed è arrivato il momento di approfondire quelli che sono i requisiti in vigore dal prossimo 1° gennaio per l’accesso alla pensione.
Come noto, l’età per l’accesso alla pensione varia a seconda della misura a cui si ricorre: ci sono strade per il pensionamento, infatti, che prevedono un alto numero di anni di contributi ma che allo stesso tempo permettono di andare in pensione con meno anni di età (e viceversa).
Se parliamo di età pensionabile, però, dobbiamo fare riferimento alla pensione di vecchiaia. A tal proposito, ricordiamo che al 1° gennaio 2021 scatta il biennale appuntamento con l’adeguamento dell’età pensionabile con le aspettative di vita che tuttavia quest’anno non comporterà alcun incremento del requisito anagrafico. Questo perché la variazione delle speranze di vita non è sufficiente da giustificare un incremento dell’età pensionabile.
Ma andiamo con ordine e vediamo quanti anni bisogna avere per andare in pensione nel 2021 analizzando le opzioni possibili.
Pensione a 67 anni: età pensionabile nel 2021
L’età pensionabile nel 2021 resta di 67 anni: questo, infatti, il requisito anagrafico - come modificato dall’adeguamento con le aspettative di vita del 2019, con il quale l’età pensionabile è aumentata di 5 mesi - per l’accesso alla pensione di vecchiaia.
67 anni, quindi, l’età che bisogna avere per maturare il diritto alla pensione di vecchiaia, per la quale sono richiesti anche 20 anni di contribuzione.
Come anticipato, però, c’è la possibilità di anticipare - ma anche posticipare - l’età di accesso alla pensione a seconda dell’opzione alla quale si ricorre. Ad esempio, ci sono delle agevolazioni per alcune categorie di persone che consentono di anticipare di qualche anno il collocamento in quiescenza.
Pensione a 66 anni e 7 mesi nel 2021
Ci sono delle categorie di lavoratori che possono accedere alla pensione al netto dell’ultimo adeguamento con le aspettative di vita, ossia una volta raggiunti i 66 anni e 7 mesi di età.
Si tratta dei lavoratori usuranti, gravosi e notturni, per i quali però è richiesto un requisito contributivo più elevato in quanto pari a 30 anni.
Pensione a 62 anni: Quota 100 nel 2021
Una delle misure che consente di anticipare l’età di accesso alla pensione è Quota 100. Introdotta nel 2019 dal Governo Lega e Movimento 5 Stelle, ma in vigore per un solo altro anno, questa permette al lavoratore di accedere alla pensione una volta che la somma tra età anagrafica e contributi dà come risultato 100. La normativa fissa però un limite anagrafico al di sotto del quale non si può andare: 62 anni.
Con Quota 100, quindi, si può andare in pensione all’età di 62 anni (o anche dopo) purché nel contempo il lavoratore abbia maturato almeno 38 anni di contributi.
Pensione a 64 anni: opzione contributiva della pensione anticipata
C’è poi l’opzione contributiva - riservata quindi esclusivamente a coloro che hanno iniziato a lavorare dopo il 1996 - della pensione anticipata che consente di andare in pensione con qualche anno di anticipo.
Per questa, infatti, il diritto alla pensione si matura a 64 anni, ma solo con 20 anni di contribuzione e nel caso in cui l’assegno maturato sia superiore a 2,8 volte l’importo dell’assegno sociale.
Pensione a 58 o 59 anni: Opzione Donna confermata nel 2021
La Legge di Bilancio 2021 conferma per un altro anno Opzione Donna quale misura di flessibilità a disposizione delle lavoratrici. Vi potranno accedere coloro che entro il 31 dicembre 2020 avranno compiuto i 58 (per le lavoratrici dipendenti) o i 59 anni (per le autonome) di età.
Nel contempo, Opzione Donna richiede 35 anni di contribuzione: inoltre, chi vi accede deve accettare che l’assegno venga calcolato interamente con il sistema di calcolo contributivo.
Pensione a 61 o 56 anni: le agevolazioni per gli invalidi nel 2021
Per chi ha una percentuale d’invalidità riconosciuta superiore all’80% il diritto alla pensione si raggiunge ancora prima. Per gli invalidi, infatti, vi è l’agevolazione che consente di accedere alla pensione di vecchiaia all’età di 61 anni (per gli uomini) o 56 anni (per le donne).
Per il lavoratore non vedente, inoltre, l’età anagrafica si riduce ancora in quanto per gli uomini basta aver compiuto i 56 anni di età, mentre per le donne ne sono sufficienti 51.
Pensione a 71 anni: opzione contributiva pensione di vecchiaia nel 2021
Le suddette opzioni consentono di anticipare la data del pensionamento. Discorso differente per l’opzione contributiva della pensione di vecchiaia riservata a chi ha iniziato a lavorare dopo il 1° gennaio 1996. Per questa l’età anagrafica è pari a 71 anni: va detto, però, che è sufficiente un numero molto piccolo di contributi, in quanto pari a 5 anni.
Attenzione: prima di concludere ricordiamo che ci sono opzioni - come la pensione anticipata e Quota 100 - per le quali non è richiesto alcun limite di età per accedere alla pensione. Si guarda solamente ai contributi maturati, infatti, per stabilire quando si ha diritto al collocamento in quiescenza.
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