Pensione, quanti soldi prendi con 10 anni di lavoro? La tabella con gli importi

Simone Micocci

29/08/2024

Quanto prende di pensione chi ci va con soli 10 anni di contributi? Molto poco, come confermato dalla tabella seguente.

Pensione, quanti soldi prendi con 10 anni di lavoro? La tabella con gli importi

Chi va in pensione con solo 10 anni di contributi deve solitamente accontentarsi di una rendita molto bassa, che raramente raggiunge i 1.000 euro netti se non nei casi in cui nei pochi anni di lavoro siano stati percepiti stipendi piuttosto elevati.

Fermo restando che non è neppure semplice andare in pensione con soli 10 anni di contributi, salvo il caso in cui non si soddisfino i requisiti per la pensione di vecchiaia contributiva con la quale il collocamento in quiescenza scatta con soli 5 anni di contributi all’età di 71 anni. Una possibilità che tuttavia è riservata a coloro che rientrano interamente nel regime contributivo: vale quindi per chi ha iniziato a versare contributi dopo l’1 gennaio 1996, o in alternativa per chi può ricorrere al computo della Gestione Separata.

Salvo questa possibilità c’è solo un’altra situazione in cui si può andare in pensione con 10 anni di lavoro (o anche meno volendo). Ciò vale per le persone con un’elevata riduzione della capacità lavorativa, pari almeno a un terzo, a causa di un’infermità o di un difetto fisico o mentale. In tal caso si può fare richiesta per l’assegno ordinario di invalidità o per la pensione di inabilità previdenziale (per gli invalidi al 100%) a patto però che siano stati maturati almeno 5 anni di contributi, di cui 3 anni nel quinquennio precedente a quando viene presentata la domanda.

Tuttavia, è bene essere consapevoli che andare in pensione con non più di 10 anni di lavoro ha gravi ripercussioni sull’assegno, in quanto l’importo della rendita riconosciuta è molto basso, specialmente quando correlatamente siano stati percepiti anche stipendi d’importo non particolarmente elevato.

A tal proposito, di seguito risponderemo alla domanda su quanto si prende di pensione con soli 10 anni di contributi, utilizzando come formula per il calcolo quella prevista dal sistema contributivo che viene applicato per tutti i periodi successivi al 1996 (informazione che puoi approfondire nel nostro corso dedicato a chi vuole pianificare la pensione).

Quanto spetta di pensione con 10 anni di contributi

Con il calcolo contributivo della pensione, si prendono tutti i contributi versati nel corso della propria carriera, pari al 33% della retribuzione lorda percepita. Ad esempio, con uno stipendio di 30.000 euro ci sono 9.900 euro versati all’Inps ai fini contributivi, con uno da 40.000 euro, invece, 13.200 euro.

Dopodiché, l’ammontare dei contributi versati, rivalutati in base all’andamento dell’inflazione, costituisce il cosiddetto montante contributivo che viene trasformato in pensione attraverso l’applicazione di un apposito coefficiente.

Si tratta del coefficiente di trasformazione, tanto più vantaggioso quanto più si ritarda l’accesso alla pensione. Il problema è che con 10 anni di contributi non ci si può aspettare montanti contributivi elevati. Chi ha percepito in media uno stipendio di 25.000 euro si ritroverà ad esempio con un montante di circa 82.500 euro, che come vedremo nella tabella seguente non garantisce un importo elevato.

Età Coefficienti di trasformazione 2023-2024 (valore percentuale) Stipendio medio di 20.000 euro Stipendio medio di 25.000 euro Stipendio medio di 30.000 euro Stipendio medio di 35.000 euro Stipendio medio di 40.000 euro
57 4,270 2.818,20 3.521,75 4.225,30 4.928,85 5.632,40
58 4,378 2.888,28 3.614,15 4.340,02 5.065,89 5.791,76
59 4,493 2.965,38 3.709,73 4.454,08 5.198,43 5.942,78
60 4,615 3.045,90 3.808,88 4.571,85 5.334,83 6.097,80
61 4,744 3.130,08 3.911,52 4.692,96 5.474,40 6.255,84
62 4,882 3.222,12 4.029,15 4.836,18 5.643,21 6.450,24
63 5,028 3.318,48 4.150,65 4.982,82 5.815,00 6.647,18
64 5,184 3.420,96 4.277,76 5.134,56 5.991,36 6.848,16
65 5,352 3.532,32 4.412,40 5.292,48 6.172,56 7.052,64
66 5,531 3.649,46 4.552,58 5.455,70 6.358,83 7.261,96
67 5,723 3.775,18 4.710,47 5.645,76 6.581,06 7.516,35
68 5,931 3.915,46 4.890,91 5.866,36 6.841,82 7.817,28
69 6,154 4.060,64 5.075,85 6.091,06 7.106,28 8.121,50
70 6,395 4.220,70 5.273,63 6.326,55 7.379,48 8.432,40
71 6,655 4.392,30 5.488,13 6.583,95 7.679,78 8.775,60

I valori indicati sono annui e lordi. Come si può notare, gli importi sono molto bassi: ad esempio, chi va in pensione a 71 anni con 10 anni di lavoro in cui ha guadagnato in media 25.000 euro, andrà a percepire una pensione di circa 5.488 euro lordi l’anno, poco più di 420 euro al mese (importo da considerare al netto, in quanto sotto la no tax area di 8.500 euro non si pagano imposte).

Ancora peggio va a coloro che vanno in pensione con 10 anni di contributi per invalidità sopraggiunta, i quali rischiano di doversi accontentare di importi molto più bassi.

Importi sui quali non scatta neppure l’integrazione che fa raggiungere la soglia della pensione minima, in quanto tale possibilità è preclusa ai cosiddetti contributivi puri.

L’alternativa dell’Assegno sociale

Va detto che coloro che non soddisfano i requisiti per poter andare in pensione con soli 10 anni di contributi rischiano di perdere i contributi versati in quanto appunto non danno diritto a una rendita.

Tuttavia, coloro che sono in una condizione economica di bisogno, all’età di 67 anni possono fare richiesta dell’Assegno sociale, da molti descritto come “la pensione senza contributi” per quanto si tratti di una prestazione di tipo assistenziale.

Paradossalmente, l’importo è solitamente maggiore rispetto a quello che spetterebbe di pensione con 10 anni di contributi: 534,41 euro per 13 mensilità, con la possibilità di salire fino a 735,05 euro al mese al compimento dei 70 anni.

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