Pensioni, ecco le nuove regole di calcolo per chi ci va a 67 anni. La tabella con gli importi

Simone Micocci

21 Marzo 2025 - 09:39

Quanto prende di pensione chi ci va a 67 anni? Ecco come incidono le nuove regole per il calcolo contributivo.

Pensioni, ecco le nuove regole di calcolo per chi ci va a 67 anni. La tabella con gli importi

Nel 2025 sono cambiate le regole per il calcolo della pensione, o meglio: a essere oggetto di aggiornamento sono i parametri utilizzati nel regime contributivo, il quale si applica per i periodi lavorati antecedenti all’1 gennaio 1996 (o al 2012 per coloro che al 31 dicembre 1995 avevano maturato almeno 18 anni di contributi).

Più passano gli anni e più la quota di pensione calcolata con il contributivo (mentre l’altra è con il retributivo) si fa sempre più rilevante, fino a quando arriveremo a un momento, intorno al 2040, in cui tutto l’assegno verrà quantificato secondo queste regole.

Ecco perché è bene soffermarci su come funziona il contributivo nonché su quali sono effettivamente le nuove regole per calcolare la parte di pensione che rientra in questo regime, anche alla luce del fatto che ci sono sempre più misure, vedi Quota 103 e Opzione Donna, come pure il computo dei contributi nella Gestione Separata, che prevedono un ricalcolo interamente contributivo della pensione.

Come funziona in genere il sistema contributivo

Prima di vedere come sono cambiate le regole del calcolo contributivo della pensione è bene soffermarci su come funziona generalmente questo sistema, nonché qual è la differenza principale rispetto al retributivo.

Iniziamo proprio da quest’ultimo, il quale parte dal calcolare la retribuzione pensionabile considerando solamente gli ultimi anni di lavoro, quelli dove si prevede che il lavoratore abbia guadagnato di più rispetto a tutto il resto della carriera. Di questa se ne prende solamente una parte, in genere il 2% per ogni anno di contributi.

Nel contributivo, invece, si guarda a tutta la carriera. Ogni contributo versato, infatti, viene accumulato e poi rivalutato attraverso un apposito coefficiente. Il cosiddetto montante contributivo diventa poi importo di pensione grazie al coefficiente di trasformazione, un parametro che varia in base all’età in cui si va in pensione.

Il retributivo quindi è molto più conveniente, specialmente per coloro che negli ultimi anni di lavoro hanno beneficiato di un aumento considerevole dello stipendio. Con il contributivo invece si rischia di avere una pensione molto più bassa rispetto all’ultima retribuzione percepita, soprattutto per chi ha avuto diversi periodi senza lavoro o comunque con guadagni bassi.

Le nuove regole del contributivo per chi va in pensione a 67 anni

Sono due principalmente le variabili del sistema contributivo: il coefficiente di rivalutazione del montante contributivo - che si applica sui contributi maturati al 31 dicembre di due anni prima - e il coefficiente di trasformazione dello stesso.

Ebbene, sappiamo che il primo per coloro che vanno in pensione nel 2025 è pari al 3,6%, un valore più alto rispetto a coloro che sono andati in pensione nel 2024. Parimenti però dall’1 gennaio 2025 si sono ridotti i coefficienti di trasformazione a causa del lieve incremento registrato dall’Istat per le aspettative di vita.

Mentre nel biennio 2023-2024 sul montante contributivo di chi è andato in pensione a 67 anni - solitamente ricorrendo alla pensione di vecchiaia - veniva utilizzato un coefficiente di trasformazione del 5,723%, per i prossimi due anni sarà invece del 5,608%.

A tal proposito, ecco una tabella che ci mostra come cambia il montante contributivo, al quale però andranno aggiunti i contributi maturati negli ultimi due anni di lavoro. Ad esempio, per chi va in pensione a marzo 2025 va considerato anche quanto versato nel 2024 e a gennaio e febbraio 2025, contributi che tuttavia non beneficiano di rivalutazione.

Montante contributivo aggiornato a due anni prima del pensionamento Montante contributivo rivalutato del 3,6%
100.000 103.600
150.000 155.400
200.000 207.200
250.000 259.000
300.000 310.800
350.000 362.600
400.000 414.400
450.000 466.200
500.000 518.000

A questo punto, possiamo applicare il coefficiente di trasformazione del 5,608% e vedere quanto spetta di pensione (importo a cui eventualmente andrà aggiunta la parte maturata nel retributivo).

Montante contributivo rivalutato Pensione annua Pensione mensile
103.600 5.811,73 447,05
155.400 8.717,60 670,58
207.200 11.623,47 894,12
259.000 14.529,34 1.117,64
310.800 17.435,21 1.341,17
362.600 20.341,08 1.564,70
414.400 23.246,95 1.788,23
466.200 26.152,82 2.011,76
518.000 29.058,69 2.235,28

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