Pensioni, scopre il trucco per aumentare l’importo. Ecco quanti soldi avrà in più

Simone Micocci

22 Marzo 2025 - 09:49

Gentile redazione, sono una lavoratrice che maturerà i requisiti per la pensione di vecchiaia nel 2026. Mi hanno parlato di un modo per aumentare l’importo dell’assegno, ne sapete qualcosa?

Pensioni, scopre il trucco per aumentare l’importo. Ecco quanti soldi avrà in più

La normativa sulle pensioni riconosce diverse agevolazioni per alcune categorie di lavoratori, come nel caso delle donne. Ad esempio, con la legge n. 335 del 1995, la cosiddetta riforma Dini con la quale c’è stato il passaggio dal sistema di calcolo retributivo al contributivo, vengono previsti dei benefici che, in alternativa, permettono di anticipare la data di accesso alla pensione oppure di aumentarne l’importo.

Un’agevolazione che si rivolge esclusivamente alle lavoratrici - madri - la cui pensione è stata calcolata interamente con il sistema contributivo, quindi per chi non ha contributi versati prima dell’1 gennaio 1996 come pure per chi usufruisce del computo della Gestione Separata. Rientra perfettamente in questa casistica una nostra lettrice che ci ha chiesto un chiarimento rispetto al “trucco” disciplinato dalla legge Dini, più in particolare per la variante che consente di aumentare l’importo della pensione.

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Gentile lettrice, le hanno detto bene: effettivamente esiste una sorta di “trucco” - se così vogliamo chiamarlo - per godere di un calcolo della pensione maggiormente favorevole.

A prevederlo è la legge Dini, che ne riserva il diritto esclusivamente alle lavoratrici madri con pensione calcolata interamente con il contributivo. Una descrizione in cui lei rientra interamente: dalle informazioni raccolte nei nostri scambi di email, infatti, è emerso che lei ha 3 figli e che avendo iniziato a lavorare molto tardi, nel 1997, non ha contributi versati nel sistema retributivo.

Volendo, quindi, lei potrebbe godere sia dell’agevolazione che consente di anticipare l’accesso alla pensione di 4 mesi per ogni figlio, quindi andandoci un anno prima, oppure di quella che aumenta l’importo. Le due misure sono alternative l’una con l’altra, dunque bisogna scegliere.

Nel caso in cui volesse confermare il pensionamento nel 2026 come ci ha anticipato, allora potrà optare per il trucco che aumenta l’importo della pensione attraverso un coefficiente di trasformazione maggiormente conveniente rispetto a quello che verrebbe utilizzato in condizioni normali.

Più precisamente, il coefficiente di trasformazione è quel valore che viene applicato sul suo montante contributivo - ossia sul totale dei contributi versati in carriera rivalutati in base al costo della vita - per trasformarlo in importo di pensione. I coefficienti di trasformazione variano in base all’età del pensionamento: più si smette di lavorare in ritardo e più è vantaggioso.

A tal proposito, nel caso di chi va in pensione a 67 anni - come nel suo caso - il coefficiente di trasformazione in vigore per il biennio 2025-2026 è pari al 5,608%. Tuttavia, nel caso delle donne con figli la cui pensione è calcolata interamente con il contributivo è possibile richiedere l’applicazione di un coefficiente di trasformazione più vantaggioso. Nel dettaglio, viene maggiorato di un anno nel caso delle donne con uno o due figli, di due anni per chi ne ha più di due. Nel suo caso specifico, quindi, può chiedere che la pensione venga calcolata utilizzando il coefficiente di trasformazione previsto per chi smette di lavorare a 69 anni, pari al 6,024%.

Ciò comporterà un aumento dell’assegno. Nel suo caso specifico abbiamo quantificato un montante contributivo di circa 250.000 euro: questo significa che con un coefficiente del 5,608% la sua pensione annua sarebbe stata pari a 14.020 euro, 1.078 euro circa al mese. Grazie al “trucco” che le abbiamo descritto, e quindi applicando un coefficiente di trasformazione del 6,024%, l’assegno sale a 15.060 euro, 1.158 euro al mese. Sono 1.000 euro circa in più l’anno, una differenza notevole che di fatto rende più che conveniente la sua decisione di fruire di tale agevolazione.

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