La Cina ha abbandonato l’enfasi per una crescita economica rapida (la cosiddetta high-speed growth) per sposare una crescita basata sulla qualità (high-quality growth).
La stampa statunitense non ha dubbi nel bollare la situazione economica della Cina come critica. “I pilastri dell’economia cinese sono in caduta libera e la situazione sta peggiorando”, ha scritto Fortune. Per il gigante asiatico è “difficile” risollevare “la sua economia malata”, ha invece aggiunto il New York Times, secondo cui il crollo del mercato immobiliare ha reso i consumatori del Dragone cauti e le aziende diffidenti, mentre il Paese, a livello sistemico, si troverebbe ad affrontare una crisi senza precedenti da quando ha aperto la sua economia al mondo.
Pechino ha fatto affidamento sulla sua potenza manifatturiera e sui suoi motori di esportazione per compensare l’impatto negativo del crollo del settore real estate e mantenere vivo il suo obiettivo di crescita. I crescenti venti contrari su entrambi i fronti lasciano presupporre a molti esperti che il governo dovrà aumentare il suo sostegno se vorrà davvero vedere l’economia nazionale espandersi del 5%.
Allo stesso tempo gli analisti parlano dell’attività delle fabbriche, che ad agosto si è contratta per il quarto mese consecutivo, insieme ai sottoindici che mostrano pressioni deflazionistiche sempre più profonde. Last but not least, le ultime cifre sulle vendite hanno mostrato che la crisi residenziale si è aggravata, poiché le aspettative di un ulteriore calo dei prezzi delle case nuove hanno ostacolato gli sforzi per attutire la flessione. [...]
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