Il campione portoghese starebbe pensando di lasciare Manchester dopo solo una stagione ed ecco perché l’opzione Roma non è utopia.
Cristiano Ronaldo starebbe seriamente pensando di lasciare il Manchester United dopo solo una stagione. Il campione portoghese ha vissuto un’annata molto travagliata ai red devils nonostante comunque a 37 anni d’età abbia ancora fatto parlare i numeri.
Cristiano Ronaldo nella stagione appena conclusa ha totalizzato 24 gol tra Premier League e Champions League portandosi a casa anche il premio «Sir Matt Busby Player of the Year», ovvero come miglior giocatore della stagione al Manchester United.
Ma non basta, secondo i più informati CR7 avrebbe dato mandato al suo procuratore Jorge Mendes di trovargli una nuova squadra. Ed anche i bookmakers puntano sul possibile trasferimento dell’asso portoghese in questa finestra di mercato.
Detto che la permanenza a Manchester resta ancora l’opzione favorita, tra le possibili contendenti di Ronaldo figura anche una squadra italiana: la Roma. La Roma di José Mourinho può davvero puntare all’ingaggio di Cristiano Ronaldo? Ecco i pro e i contro di questa operazione di mercato.
Perché Cristiano Ronaldo può finire alla Roma
A Roma già si sogna dopo che la squadra giallorossa è stata inserita tra le possibili squadre interessate ad ingaggiare Cristiano Ronaldo qualora decidesse di lasciare Manchester. Vediamo i motivi per cui Cristiano Ronaldo può davvero finire alla Roma.
La prima considerazione da fare è quella del procuratore di CR7 Jorge Mendes. Il potente portoghese gestisce anche le prestazioni di José Mourinho ed inoltre pare nutra anche ottimi rapporti con Tiago Pinto, general manager della squadra giallorossa.
Alla veneranda età di 37 anni Cristiano Ronaldo sicuramente non fa più gola ai grossi top club europei che non sarebbero disposti ad investire tantissimi soldi sul campione portoghese. Ed ecco allora che si può inserire la Roma. Diciamo che se fino a qualche anno fa le percentuali di vedere CR7 in giallorosso erano dello 0%, adesso la probabilità è salita.
Un altro aspetto da considerare è quello del vantaggio fiscale. Cristiano Ronaldo se venisse ingaggiato dai giallorossi entro la fine del mese di giugno potrebbe ancora usufruire della misura che gli consentirebbe di pagare la cifra per lui irrisoria di 100mila euro sui redditi provenienti dall’estero.
I motivi del no
Accanto ai motivi che danno speranza al popolo giallorosso ci sono da considerare anche alcuni aspetti negativi in questa vicenda. Innanzitutto la questione stipendio. Cristiano Ronaldo guadagna al Manchester United ben 23 milioni di euro, una cifra largamente fuori budget del club giallorosso. Bisognerebbe abbassare e di molto le pretese per vederlo nella capitale.
Da non sottovalutare neanche l’ambizione di CR7. La Roma nella prossima stagione giocherà in Europa League, un palcoscenico che non piace molto a Ronaldo che vuole misurarsi ancora nella massima competizione europea, ovvero la Champions League.
In tutta questa vicenda saranno decisivi altri aspetti come quelli motivazionali soprattutto di José Mourinho e la volontà di giocare in una piazza come quella di Roma che lo eleverebbe immediatamente ad idolo con l’entusiasmo che salirebbe davvero alle stelle.
Sullo sfondo l’ipotesi Sporting Lisbona
Diversi rumors parlano anche di un ritorno di Ronaldo in patria allo Sporting Lisbona, la squadra che l’ha lanciato nel panorama calcistico europeo ormai quasi 20 anni fa. Il presidente del club, Frederico Varandas ha promesso ai tifosi che Ronaldo un giorno tornerà da loro.
E a quanto pare lo Sporting vista l’opportunità avrebbe intensificato i rapporti con Mendes per cercare di capire i margini di una trattativa. Per CR7 tornare alle origini significherebbe anche stare vicino casa alla sua adorata mamma Dolores che sicuramente sarebbe felice di vederlo di nuovo vicino a sé.
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