La forza del dollaro non si arresta e il motivo è uno solo: la Fed. Anche in questa settimana il divario tra le banche centrali ha dato slancio al biglietto verde.
Il dollaro ha toccato il massimo di otto settimane sopra 159 yen e di quasi cinque settimane contro la sterlina, con l’approccio paziente della Federal Reserve al taglio dei tassi di interesse in contrasto con posizioni più accomodanti altrove.
Anche l’euro si è indebolito sul biglietto verde dopo la lettura dei dati preliminari dei Pmi che hanno mostrato una frenata nella ripresa delle attività economiche della regione.
Il dollaro sembra quindi non avere rivali e sta beneficiando della politica Fed più incerta e accomodante delle altre banche centrali.
Perché il dollaro è ancora così forte?
L’indice del dollaro, che misura la valuta rispetto ad altre sei, è salito cancellando i ribassi della settimana.
Il secondo taglio consecutivo del tasso da parte della Banca nazionale svizzera e i suggerimenti da parte della Banca d’Inghilterra di una riduzione in agosto hanno segnato un ulteriore divario tra la politica Fed e quella delle altre banche centrali.
Nel frattempo, lo yen è rimasto sotto pressione dopo la decisione della Banca del Giappone della scorsa settimana di rinviare la riduzione dello stimolo all’acquisto di obbligazioni fino alla riunione di luglio.
L’euro è sceso dello 0,1% a 1,0686 dollari dopo che una serie di risultati preliminari per giugno che hanno mostrato che l’attività del settore dei servizi in Francia si è contratta questo mese, mentre l’attività in tutta l’economia tedesca ha rallentato.
In un tale contesto, pesa l’ultima decisione Fed hanno lasciato di lasciare la politica invariata nella riunione di giugno e ridurre a uno le precedenti proiezioni di tagli di tre quarti di punto quest’anno, anche se l’inflazione si è raffreddata e il mercato del lavoro si è allentato.
La resilienza dell’economia statunitense ha offerto alla Federal Reserve una posizione unica, consentendole di utilizzare tassi di interesse più elevati come strumento per combattere l’inflazione più rapidamente di quanto potrebbe altrimenti, ha affermato James Kniveton, senior corporate FX dealer presso Convera.
“L’adozione di un atteggiamento più accomodante da parte di altre importanti banche centrali ha il potenziale per continuare a sostenere il dollaro nel breve e medio termine”, secondo l’esperto.
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