Perché il prezzo del gas in Europa continua a scendere?

Violetta Silvestri

14/02/2024

Il prezzo del gas in Europa diminuisce ancora: tutti i fattori da considerare per capire i motivi del calo e cosa aspettarsi nel prossimo futuro.

Perché il prezzo del gas in Europa continua a scendere?

Il prezzo del gas scende ancora, toccando i livelli più bassi in oltre cinque mesi lunedì 12 febbraio con i fattori clima mite, alti livelli di stoccaggio e bassa domanda che condizionano il mercato e le aspettative future.

Il benchmark olandese, riferimento europeo, segna poco meno di 25 euro per megawattora nei futures con consegna marzo 2024 nella mattinata del 14 febbraio.

La diminuzione del prezzo della materia prima si sta quindi rafforzando, con un -7% circa la scorsa settimana e un tonfo del 15% da inizio anno. Il calo del prezzo del gas in Europa continuerà, con l’avvicinarsi della stagione primaverile ed estiva? Tutti gli elementi da considerare per valutare i movimenti della materia prima cruciale per il vecchio continente.

Prezzo del gas in calo in Europa: tutti i motivi

I futures europei sul gas naturale estendono le perdite sotto i 25 euro per megawattora, il livello più basso da luglio dello scorso anno, dopo un calo del 7,5% la scorsa settimana.

Previsioni più calde, ampi livelli di scorte e maggiori forniture dalla Norvegia hanno contribuito al declino. Inoltre, con l’avvicinarsi della fine della stagione invernale e del riscaldamento in Europa, i prezzi subiscono un’ulteriore pressione al ribasso.

Al 10 febbraio, i livelli di stoccaggio del gas nell’Ue erano al 67%, con la Germania al 73%, l’Italia al 61% e la Francia al 54%. Allo stesso tempo, le forniture di gas norvegese all’Europa e alla Gran Bretagna hanno continuato ad aumentare dopo un’interruzione presso l’impianto di Nyhamna. Nel frattempo, i trader terranno d’occhio il voto della Camera dei Rappresentanti degli Stati Uniti, previsto per questa settimana, che riguarderà il blocco dell’amministrazione Biden sulle approvazioni delle esportazioni di Gnl.

“I futures sui benchmark sono ora in calo dall’inizio dell’anno, con ulteriori perdite attese dopo che le previsioni indicano che le temperature saranno probabilmente superiori alle norme stagionali in tutta Europa per febbraio”, ha affermato Daniel Hynes, senior commodity strategist presso ANZ in una nota ripresa da Reuters.

Scorte elevate, domanda contenuta, clima mite e una produzione inaspettatamente elevata di energia rinnovabile hanno frenato il rischio di carenza di gas, ha aggiunto.

Cosa può accadere al prezzo del gas in Europa?

I prezzi più bassi potrebbero aiutare la domanda a riprendersi dopo essere stata colpita dalla crisi energetica negli ultimi anni.

Il consumo di gas nell’Unione Europea e nel Regno Unito inizierà a migliorare entro la fine dell’anno, ha affermato la società di consulenza Independent Commodity Intelligence Services su Bloomberg. Ciò è destinato a stimolare un aumento del 15% delle importazioni di gas naturale liquefatto nel 2024.

“La crescita limitata della fornitura di gasdotti graverà sul Gnl per far fronte al previsto aumento del consumo di gas”, hanno affermato nelle loro prospettive gli analisti dell’ICIS guidati da Tom Marzec-Manser. Tuttavia, quest’anno non è prevista una piena ripresa della domanda di gas ai livelli pre-crisi, poiché per alcuni “i costi europei del carburante rimangono troppo alti rispetto ad altre regioni”.

Si prevede che il TTF del gas naturale dell’Ue verrà scambiato a 28,34 EUR/MWh entro la fine di questo trimestre, secondo i modelli macro globali di Trading Economics e le aspettative degli analisti. Guardando al futuro, la stima è che venga scambiato a 32,35 tra 12 mesi.

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