Perché Tim può salire del 40% con vendita di Sparkle al Mef

Claudia Cervi

24 Settembre 2024 - 10:56

La nuova offerta del MEF e del fondo spagnolo Asterion è inferiore all’enterprise value di Sparkle, ma la cessione è giudicata positivamente dagli analisti. Ecco perché.

Perché Tim può salire del 40% con vendita di Sparkle al Mef

Tim può salire del 40% con vendita di Sparkle al Mef? L’ad Pietro Labriola sta valutando l’offerta congiunta del Ministero dell’Economia e delle Finanze (MEF) e del fondo spagnolo Asterion. Secondo indiscrezioni, l’offerta per la cessione del 100% di Sparkle, l’azienda che gestisce i cavi sottomarini internazionali, potrebbe essere leggermente superiore a quella presentata a gennaio, pari a 750 milioni di euro.

Con la cessione di Sparkle, Tim potrebbe beneficiare di una riduzione del debito, di una lieve riduzione della leva finanziaria e di un miglioramento del free cash flow. Tuttavia, il valore offerto è inferiore all’enterprise value di 864 milioni (481 milioni di prezzo di carico oltre all’indebitamento finanziario netto pari a 383 milioni).

Secondo Intermonte, tuttavia, il closing dell’operazione potrebbe slittare e non essere contabilizzato nel bilancio 2024, lasciando aperta la questione del contenzioso con lo Stato italiano relativo al canone concessorio del 1998.

Le aspettative sul buon esito della vendita di Sparkle potrebbe spingere le azioni Tim verso 0,34, target price che rappresenta un upside del 40% rispetto al valore attuale. Il ritorno al dividendo per le azioni di risparmio, con voci di una possibile conversione in titoli ordinari, potrebbe favorire una maggiore liquidità per gli investitori, mantenendo alta l’attenzione del mercato sui futuri sviluppi del gruppo.

TIM: strategie operative con i Turbo Certificates di UniCredit

TIM resiste sopra i primi supporti in area 0,24. La tenuta di questo livello potrebbe offrire la base per un nuovo attacco alla resistena critica a 0,26 circa, oltre la quale il movimento rialzista potrebbe proseguire verso 0,28 e 0,31 almeno. Nella direzione opposta, discese sotto 0,24 costringerebbero i prezzi a rivisitare i supporti a 0,2220-0,2250, determinanti per scongiurare un affondo in area 0,20.

Grafico giornaliero azioni TIM Grafico giornaliero azioni TIM Fonte Baha

Per operare long su Eni potrebbe aver senso utilizzare un certificato Turbo Open End di Unicredit con ISIN DE000HD3LH17. Il certificato ha come sottostante Eni e presenta una barriera distante attualmente il 18,07%.

Per operare Short, invece, potrebbe essere appropriato utilizzare il certificato Turbo Open End Short di Unicredit con ISIN DE000HD3LH58, avente una barriera distante il 15,56% come sottostante Eni.

Ricordiamo che tale barriera corrisponde a un vero e proprio stop loss, intrinseco nel prodotto, toccato il quale si genera automaticamente la chiusura della posizione.

I certificati Turbo Open End di Unicredit, inoltre, eliminano il problema del limite temporale dall’investimento senza però mantenere la presenza del fastidioso effetto compounding. Sono comunque strumenti finanziari complessi: per le operazioni di trading resta importante settare uno stop loss sulla base delle proprie esigenze e delle giuste regole di money management.

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