Da quanto emerge in un rapporto congiunto di IEA e OPEC, i ricavi dei Paesi in via di sviluppo relativi a petrolio e gas naturale potrebbero crollare
Secondo quanto riportato da CNBC, in una rapporto congiunto tra IEA e OPEC si sostiene come i ricavi da petrolio e gas naturale dei Paesi in via di sviluppo possano scendere ai livelli più bassi di oltre vent’anni, se le condizioni di mercato resteranno le stesse.
Nello specifico, le proiezioni evidenziano come il calo nei guadagni delle due materie prime potrebbero scendere tra il 50 e l’85% nel 2020.
Prezzi del petrolio in balia di una guerra
I prezzi del petrolio sono in balia della guerra dei prezzi. Ieri, lunedì 16 marzo, Rihad ha detto che continuerò con l’aumento di produzione da aprile a maggio, affermando inoltre di essere a suo agio con i prezzi del petrolio in area dei 30 dollari al barile.
Dal canto suo, la Russia (che ricordiamo aver rifiutato i tagli all’output richiesti dai Paesi OPEC) ha dichiarato di poter convivere con gli attuali prezzi per una decina d’anni.
Sempre secondo CNBC, il Direttore Esecutivo dell’IEA, Fatih Barkindo sostiene che Iraq, Algeria e Nigeria sono in una “situazione veramente difficile”, e potrebbero aver bisogno del supporto del resto del mondo. In particolare, l’economia poco diversificata dell’Iraq è particolarmente esposta alla guerra dei prezzi.
Per quanto riguarda l’emergenza Coronavirus, Birol e Mohammad Sanusi Barkindo, Segretario Generale dell’OPEC, si sono impegnati per cercare di ridurre al minimo gli impatti dell’epidemia sulla materia prima.
© RIPRODUZIONE RISERVATA