Quali sono le materie prime aumentate di più a livello globale? La classifica dei maggiori guadagni nel mercato delle commodities, con un focus anche sui prezzi che sono scesi di più.
I prezzi delle materie prime sono monitorati attentamente considerando la loro capacità di impattare sull’inflazione.
Quest’anno il mercato globale delle commodities è stato volatile e i prezzi sono rimasti ampiamente elevati. L’indice S&P GSCI, un parametro di riferimento per la performance complessiva di questo mercato, è cresciuto fino al 12% ad aprile dall’inizio dell’anno, prima di rallentare fino a un rialzo del 2,18% da gennaio 2024.
Secondo i dati tratti da FactSet, le materie prime che hanno registrato i maggiori guadagni dall’inizio dell’anno comprendono cacao, uova, succo d’arancia, gomma e caffè. Gli analisti interpellati da Cnbc hanno sottolineato che il principale motore dell’impennata dei prezzi è stato il meteo, con condizioni climatiche estreme nelle principali nazioni produttrici che hanno impattato sulle colture. Raccolti dimezzati o distrutti si traducono in una minore offerta e in un prezzo elevato.
Quali sono le materie prime aumentate di più e quali hanno registrato un calo? La classifica su base mondiale.
Queste materie prime sono aumentate di più a livello globale
I dati sono stati elaborati da FactSet e indicano il guadagno percentuale nei mercati di ogni materia prima considerata dall’inizio dell’anno fino a oggi.
La regina delle commodities attualmente è il cacao, con prezzi in crescita del 66% dall’inizio dell’anno e i future che hanno raggiunto il massimo storico di 11.722 dollari a tonnellata ad aprile.
La carenza di semi dovuta alle interruzioni dell’approvvigionamento dovute a forti piogge e malattie nei principali produttori, Costa d’Avorio e Ghana, ha agito da catalizzatore sul prezzo.
Sul podio anche le uova, dopo che una recente recrudescenza dell’influenza aviaria negli allevamenti di pollame negli Stati Uniti, in Giappone e in altre nazioni ha fatto sì che i prezzi salissero di oltre il 62% a dozzina dall’inizio dell’anno, secondo i dati di FactSet.
I futures del succo d’arancia sono aumentati a un record a maggio e attualmente si aggirano intorno ai livelli storicamente alti di $4,49 per libbra su ICE. I cali della produzione in Florida, il principale produttore di succo d’arancia negli Stati Uniti, oltre alle condizioni meteorologiche avverse alimentate dal clima nelle principali aree di produzione di arance del Brasile, hanno spinto il settore in modalità crisi.
Di seguito, la classifica delle materie prime che sono aumentate da inizio anno:
- Cacao: +66%;
- Uova: +62,7%;
- Succo arancia: +41,85%;
- Gomma: +29,96%;
- Caffè: +25%;
- Oro: +19,68%;
- Argento: +19,06%;
- Burro: 17,07%;
- Carne di maiale: +11,76%;
- Carne bovina: +7,69%;
- Petrolio: +7,63%;
- Latte: +6,8%;
- Rame: +3,85%
Anche gomma e caffè, che si posizionano tra i primi cinque posti nella classifica dei guadagni, hanno visto i prezzi impennarsi a causa delle avverse condizioni climatiche. I fenomeni meteorologici estremi, come le scarse piogge in Thailandia e Indonesia principali produttori di gomma, o El-Nino nel Sud-Est asiatico dove si produce il caffè, si confermano delle minacce serie per il mercato delle materie prime.
Quali materie prime sono scese di più?
I prezzi del minerale di ferro sono scesi di più tra le materie prime, poiché il settore immobiliare cinese rimane in crisi, portando a una domanda debole.
Anche il peggioramento dei margini delle acciaierie nel Paese, che sono un fattore importante per i prezzi del minerale di ferro, ha contribuito a mantenere bassi i prezzi, ha affermato Vivek Dhar, direttore della ricerca sulle materie prime minerarie ed energetiche della Commonwealth Bank of Australia. Il minerale di ferro è un componente chiave dell’acciaio.
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Anche i cereali di largo consumo, come grano, mais e soia, hanno subito cali significativi in quello che sembra essere stato un anno di raccolto abbondante nell’emisfero settentrionale.
Le materie prime con prezzi al ribasso nel mercato da inizio 2024 sono:
- Minerale di ferro: -27,25%;
- Semi di soia: -25,34%;
- Cotone: -17,2%;
- Mais: -14,86%;
- Grano: -14,8%;
- Riso: -14,49%;
- Zucchero: -12,25%;
- Platino: -7,88%;
- Gas Naturale: -5,57%;
- Legname: -3,3%;
- Alluminio: -1,45%;
- Nickel: -0,73%
Da evidenziare che, nel caso delle diminuzioni dei costi delle materie prime, è soprattutto la prospettiva di crescita globale a influire. Una debole previsione di ripresa, soprattutto in Cina, solitamente rallenta la domanda di materie prime legate all’industria e quindi i prezzi scendono. Anche un’offerta più alta della domanda facilita il ribasso dei prezzi.
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