Petrolio: nuovo affondo delle quotazioni. Che sta succedendo?

C. G.

12/06/2020

Il prezzo del petrolio in preda alle vendite: nuova flessione per la quotazione del WTI e per quella del Brent. Che sta succedendo?

Petrolio: nuovo affondo delle quotazioni. Che sta succedendo?

Il prezzo del petrolio di nuovo in preda alle vendite.

Anche l’ultima seduta della settimana è iniziata con il piede sbagliato, sia per la quotazione del WTI che per quella del Brent. Entrambe hanno cancellato quasi tutti i guadagni registrati dall’inizio del mese in poi e hanno attirato ancora una volta l’attenzione dell’intero mercato.

I motivi che hanno imposto al prezzo del petrolio di frenare così bruscamente sono stati diversi.

Prezzo del petrolio: coronavirus ancora protagonista

La quotazione del WTI e quella del Brent hanno iniziato a scambiare in ribasso già ieri, giovedì 11 giugno, quando ad avere la meglio sono state le preoccupazioni riguardanti il rallentamento della domanda, determinato a sua volta da un coronavirus ancora non del tutto debellato.

Si pensi soltanto alla situazione negli Stati Uniti: il Texas ha appena confermato l’incremento giornaliero di contagi più alto dall’inizio della pandemia, la Florida ha riportato un numero ancora elevato di casi, mentre la California è addirittura tornata ai livelli del 13 maggio.

In realtà, però, a pesare sul prezzo del petrolio non sono state soltanto le preoccupazioni riguardanti la nuova ondata di COVID-19. Le quotazioni sono state affossate da un mix letale di elementi che ha cancellato quasi tutti i guadagni di giugno.

Le scorte fanno tremare

Il prezzo del petrolio ha guardato con timore anche agli ultimi dati dell’EIA sulle scorte di greggio negli USA, aumentate inaspettatamente di 5,72 milioni di barili. Il tutto, si noti, contro la precedente flessione di 2,077 milioni e contro le previsioni degli analisti a -1,738 milioni.

“Il recente rally del prezzo del petrolio si è arrestato nel momento in cui l’aumento delle scorte ha fatto capire che il cammino verso il recupero sarà roccioso”,

hanno dichiarato gli analisti di ANZ in una nota.

Il peso della Federal Reserve

Sull’andamento delle quotazioni non hanno poi giovato le ultime dichiarazioni di Jerome Powell, numero uno della Fed statunitense, secondo cui per poter parlare di effettiva e totale ripresa economica bisognerà aspettare anni.

Attenzione alla produzione

Altro elemento che ha imposto al prezzo del petrolio di premere sul pedale del freno?Le preoccupazioni riguardanti l’eccesso di offerta (strettamente correlate all’aumento delle scorte).

“Oltre un milione di barili tornerà sul mercato visto che le nazioni del Golfo hanno deciso di ridurre i loro imponenti tagli,”

hanno fatto notare gli analisti di TD Securities.

Al momento in cui si scrive, il prezzo del petrolio Brent e la quotazione del WTI stanno perdendo più del 3% e stanno scambiando intorno a $37,2 e $34,9. Il tutto dai $40 e dai $38 di ieri.

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