Il prezzo del petrolio sui minimi di ottobre 2019: che succede alla quotazione?
Il prezzo del petrolio in forte ribasso nella prima giornata della nuova settimana.
La quotazione del Brent e quella del WTI hanno già messo a segno rossi superiori ai due punti percentuali, cosa che ha imposto al mercato intero di chiedersi quali motivi abbiamo spinto l’oro nero a scambiare con tanta debolezza.
Secondo la maggior parte degli osservatori, a determinare le ingenti perdite del prezzo del petrolio sono stati i timori legati al coronavirus, che intanto ha già ucciso 80 persone e ha infettato migliaia di individui. Tutti i mercati in realtà sono tornati a guardare con terrore l’epidemia esplosa in Cina.
Prezzo del petrolio affonda sui minimi di ottobre
Qualche giorno fa il governo cinese ha annunciato la sua intenzione di bloccare i viaggi da e per 9 città, compreso Wuhan, centro dal quale è partito il coronavirus. Inoltre, durante il capodanno lunare le celebrazioni di massa sono state cancellate per impedire la diffusione della malattia.
Ma perché il prezzo del petrolio è crollato? La quotazione del WTI e quella del Brent hanno risentito della notizia poiché questa ha suggerito che la domanda di materie prime frenerà, così come diminuiranno i viaggi (con ovvie ripercussioni economiche per l’intero Paese).
Secondo Goldman Sachs, questa situazione potrebbe ridurre la domanda di 260.000 barili al giorno, cosa che determinerebbe un calo di almeno 3 dollari al barile per l’oro nero.
A causa del coronavirus e dei timori ad esso collegato, la quotazione del Brent e quella del WTI si sono riportate sui minimi di ottobre scorso e hanno perso ampio terreno rispetto ai massimi 2020 toccati durante la prima settimana del nuovo anno (nel pieno delle tensioni tra USA e Iran).
Al momento in cui si scrive, il texano sta bruciando più del 3% intorno a quota $52,4, mentre il prezzo del petrolio del Mare del Nord sta scendendo su quota $58,7, sempre di oltre 3 punti percentuali.
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