Il prezzo dell’oro sale: due i motivi del rialzo, ma il pericolo è in agguato

C. G.

31/01/2018

Il prezzo dell’oro riprende a salire, avvicinandosi di nuovo su quota $1.345. Due gli elementi a sostegno della quotazione che potrebbe però risentire dell’odierno meeting Fed.

Il prezzo dell’oro sale: due i motivi del rialzo, ma il pericolo è in agguato

Viaggia ben impostato il prezzo dell’oro, nuovamente diretto verso quota $1.345 l’oncia.

Due gli elementi che nel corso delle ultime sessioni hanno permesso alla quotazione del metallo prezioso di guadagnare terreno. In primis la pressione di vendita sul dollaro statunitense e in secundis l’andamento dei rendimenti obbligazionari negli USA.

Il ruolo del dollaro e dei rendimenti

La scorsa settimana i commenti di Steven Mnuchin sulle opportunità derivanti dal deprezzamento hanno contribuito ad affossare una già debole valuta. Il biglietto verde ha tentato di recuperare terreno nel momento in cui Trump ha gettato acqua sul fuoco, ma la ripresa è risultata debole.

Neanche il discorso del presidente sullo Stato dell’Unione ha particolarmente entusiasmato la divisa americana: la sua debolezza ha incrementato la domanda di beni denominati in dollari e di conseguenza il prezzo dell’oro è salito.

Ad entusiasmare l’andamento della quotazione anche la discesa dei rendimenti sull’obbligazionario USA: gli investitori appaiono oggi meno propensi al rischio, una condizione della quale tendono sempre a beneficiare gli asset più sicuri come l’oro, bene rifugio per eccellenza.

Attenzione alla Fed

Nonostante il rialzo del prezzo dell’oro sia risultato sufficientemente evidente, c’è da notare come esso sia stato comunque limitato da un atteggiamento piuttosto cauto da parte degli investitori. Il mercato è in attesa di conoscere le decisioni di quella quella che sarà la prima riunione Fed del 2018.

Il consensus è convinto che i tassi di interesse non saranno toccati nell’odierno meeting, per cui la quotazione non dovrebbe lasciar osservare oscillazioni particolarmente evidenti. Ovviamente, se la Fed cambierà strada segnalando un incremento dei tassi ad un ritmo più elevato del previsto, il bene rifugio andrà probabilmente a risentirne.

Al momento della scrittura, il prezzo dell’oro sta scambiando con un rialzo dello 0,35% su quota $1.343,08 l’oncia.

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