Il prezzo del palladio si impenna nel caos tra Ucraina e Russia: il balzo di lunedì 28 febbraio è di oltre il 5%, ma il metallo può ancora salire, mettendo in crisi interi settori.
Il palladio è balzato di oltre il 7% lunedì 28 febbraio, dopo che le nuove sanzioni occidentali alla Russia hanno esacerbato i timori sull’offerta, già carente rispetto alla domanda, del metallo.
I settori legati alle principali materie prime estratte o prodotte in Russia stanno subendo contraccolpi rilevanti nelle quotazioni, esacerbando una situazione piuttosto tesa per i prezzi di metalli e non solo.
Con l’annuncio di misure più dure contro Mosca e dinanzi alla chiusura degli spazi aerei, il prezzo del palladio è schizzato. Cosa si rischia?
Il prezzo del palladio schizza: cosa significa?
Il palladio sta guadagnando il 5,93,% a 2.506,5 dollari dopo aver scalato un massimo della sessione di $ 2.551,50 ed essersi avviato per un terzo aumento mensile consecutivo nel New York Mercantile Exchange.
Il metallo prezioso ha esteso il suo balzo dal 2021 a un +30% oggi.
Con la maggior parte dello spazio aereo europeo chiuso ai voli dalla Russia, trasportare la materia prima sarà molto complicato. Le indiscrezioni raccontano che le forniture di palladio dal principale produttore russo e del mondo, Nornickel’, subiranno interruzioni a causa dei divieti di passaggio per gli aerei, con la ricerca di mezzi alternativi per esportare il metallo prezioso.
La Russia è al centro del mercato del palladio, rappresentando il 40% di tutta la produzione estratta.
Le preoccupazioni sono particolarmente elevate poiché le scorte della materia prima sono in diminuzione da anni a causa della domanda che supera l’offerta. Un’ulteriore stretta alle forniture a causa delle misure adottate per la guerra in corso non possono che peggiorare l’approvvigionamento e far aumentare i prezzi.
“Non c’è dubbio che, a meno che la situazione non venga disinnescata rapidamente, ci saranno attriti in tutto il commercio russo e questo influenzerà il palladio”, ha affermato Nikos Kavalis, amministratore delegato di Metals Focus.
Gli ha fatto eco Stephen Innes, managing partner di SPI Asset Management: “Qui c’è solo una vera preoccupazione che i canali di spedizione vengano interrotti a causa della situazione in Ucraina.”
Ricordiamo che il palladio è un metallo chiave per l’industria automobilistica, utilizzato per i convertitori catalitici. Non a caso i principali consumatori di palladio russo includono BASF SE in Germania.
Non è la prima volta che le esportazioni di questo metallo sono state influenzate da problemi con i viaggi aerei. All’inizio della pandemia Norilsk Nickel ha dovuto noleggiare velivoli per le sue esportazioni dopo la sospensione dei voli passeggeri.
Ora, però, con il quadro assai incerto di una guerra, potrebbe essere più complessa la fornitura. E il prezzo del palladio può solo salire.
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