Il prezzo del petrolio trova nuovo slancio: cosa aspettarsi e quali indicazioni arrivano dalle quotazioni del greggio su recessione negli Usa, aspettative sulla Cina e stime sull’offerta?
Prezzo del petrolio in rally: quali buone notizie stanno spingendo il greggio nelle quotazioni WTI e Brent?
L’oro nero ha guadagnato circa il 3% lunedì 8 maggio, mentre i timori di recessione negli Stati Uniti si sono attenuati e alcuni trader hanno ritenuto che il recente calo del prezzo del greggio - con tre ribassi settimanali consecutivi per la prima volta da novembre - sia stato esagerato.
Alle ore 15.30 circa, il Brent vale 77 dollari al barile con un aumento del 2,40% e il WTI viaggia sui 73 dollari al barile con un +2,33%.
Il vento sta cambiando? Da sottolineare che il Brent aveva chiuso la scorsa settimana con un calo di circa il 5,3%, mentre il greggio statunitense è crollato del 7,1%, anche dopo il rimbalzo di venerdì scorso. Entrambi i benchmark sono diminuiti per tre settimane di fila per la prima volta da novembre.
Per comprendere le ultime mosse del prezzo del petrolio, occorre guardare agli Usa soprattutto. Quale messaggio arriva dal settore oil sulla recessione?
Ci sarà la recessione negli Usa? La risposta nel prezzo del petrolio
Un buon rapporto sui posti di lavoro negli Stati Uniti per aprile ha aiutato il petrolio a salire di circa il 4% venerdì scorso, anche se tale forza del mercato del lavoro potrebbe costringere la Federal Reserve a mantenere i tassi di interesse più alti più a lungo.
“Il rimbalzo del petrolio segue il ritorno dei titoli energetici a Wall Street lo scorso venerdì dopo che gli Stati Uniti hanno riportato ottimi dati sull’occupazione, che hanno alleviato le preoccupazioni per un’imminente recessione economica”, ha affermato l’analista di CMC Markets Tina Teng.
I prezzi del greggio stanno tentando di trovare stabilità si aspetta di capire se l’OPEC+ vorrà ridurre ulteriormente la produzione. Secondo una nota degli analisti di Goldman Sachs, le preoccupazioni sulla domanda a breve termine derivanti dalla tensione nel sistema bancario statunitense e dal rallentamento del settore, nonché sull’eccesso di offerta globale, erano «esagerate».
La banca d’affari ha mantenuto le sue previsioni per il greggio Brent a 95 dollari al barile entro dicembre e 100 dollari entro aprile. Nel frattempo, gli analisti di ANZ Research hanno previsto che l’attenzione del mercato si sarebbe spostata dalle preoccupazioni economiche a una diminuzione dell’offerta di petrolio.
Mercoledì prossimo, gli Stati Uniti pubblicheranno i dati sull’inflazione per aprile. Questo rapporto potrebbe offrire maggiori informazioni sulle variazioni dei tassi di interesse. È ampiamente previsto che la Federal Reserve statunitense smetterà di aumentare i tassi e questi dati potrebbero confermare tali aspettative.
Inoltre, questa settimana gli operatori monitoreranno da vicino vari indicatori economici cinesi. Ciò include i dati su commercio, inflazione, prestiti e offerta di moneta per aprile. Ciò aiuterà i partecipanti al mercato a valutare la ripresa economica del secondo consumatore mondiale di petrolio. Di conseguenza, i prezzi del greggio potrebbero continuare a beneficiare dello slancio al rialzo.
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