Promozioni senza benefici per chi ha appena cessato servizio: ecco l’ultimo inganno del riordino delle carriere per le Forze Armate.
Le promozioni onorifiche senza benefici economici sono state introdotte nel Codice dell’Ordinamento Militare con il Decreto Legislativo 94/2017, meglio conosciuto come riordino delle carriere, cui nei recenti mesi sono stati dedicati molti approfondimenti in questa testata.
All’Art. 1084 bis, il testo del riordino delle carriere istituisce una promozione per chi ha prestato servizio senza demerito per gli ultimi 5 anni ed ha cessato il servizio per anzianità, oppure per altre cause non legate alla cattiva condotta.
In particolare, la promozione porta l’ex dipendete al grado superiore solo se egli ha raggiunto il limite di età per cessato servizio nelle Forze Armate, se è stato collocato a riserva, per infermità o decesso, infine se rinuncia al transito nell’impiego civile in caso di infermità da causa di servizio.
Dalle promozioni onorifiche sono esclusi gli ufficiali ai massimi vertici della carriera militare, stessa cosa per chi ha raggiunto il massimo grado come sottoufficiale. Ciò che il governo ha pensato bene di regalare ai dipendenti delle Forze Armate è per l’inganno che la promozione abbia un beneficio reale.
La promozione istituita dal riordino per chi ha terminato la carriera è infatti a mero titolo onorifico e non corrispondono vantaggi o trattamenti economici, né benefici sulla pensione. Niente di nuovo insomma, ma vediamo quali sono le note di demerito che escludono dalla promozione.
Merito e demerito: motivi ostativi alla promozione onorifica
Le promozioni onorifiche ai dipendenti delle Forze Armate che hanno cessato il servizio sono state inserite nell’Ordinamento Militare con il testo convertito in Legge del riordino delle carriere. L’Art. 1084 bis disciplina queste promozioni, specificando in cosa consistono e quali sono i requisiti di merito o demerito.
La promozione onorifica può essere assegnata al dipendente che abbia cessato il proprio servizio nelle Forze Armate senza demerito, quindi che non deve aver riportato condanna penale per reato colposo.
L’integrità dei militari, d’altronde, è requisito sostanziale per un militare, ma anche il dipendente delle Forze Armate rinviato a giudizio sarà escluso dalla promozione.
Altri requisiti essenziali sono il non aver riportato note negative come inferiore alla media oppure insufficiente, oppure non essere stato valutato come idoneo nell’ultima valutazione di avanzamento.
Per beneficiare della promozione onorifica, inoltre, il militare non deve essere stato sospeso dall’impiego per motivi disciplinari o di qualsiasi altro genere.
La promozione fittizia del riordino carriere
Le disposizioni contenute nel testo di legge del riordino delle carriere sono chiare e prevedono che al militare cui viene riconosciuto il diritto alla promozione non siano assegnati trattamenti economici, previdenziali e pensionistici speciali.
La promozione è perciò esclusivamente onorifica, non ha nessun corrispondente pecuniario, nessun effettivo beneficio se non la gloria di una stelletta in più sugli alamari.
Tra le tante pieghe del testo del riordino delle carriere certo questa colpisce per originalità, soprattutto a fronte della situazione in cui versano i dipendenti delle nostre Forze Armate, appesi al filo del sistema NoiPA per il versamento degli stipendi e agli appalti dello Stato per uniformi ed equipaggiamento.
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