Proroga fattura elettronica in arrivo? Ecco le ultime novità sul nuovo obbligo per le imprese la cui entrata in vigore è prevista per il prossimo 1° gennaio 2019.
La proroga dell’entrata in vigore della fattura elettronica appare sempre più probabile.
Secondo fonti vicine alla maggioranza parlamentare, infatti, pare che il prossimo 1° gennaio 2019 la fatturazione elettronica obbligatoria non entrerà in vigore. Ancora si tratta di semplici ipotesi, ma tutto fa pensare che il sistema imprenditoriale italiano non sia ancora pronto a reggere il passaggio obbligatorio alla FE.
I lettori ricorderanno che nello scorso mese di giugno la fattura elettronica fu oggetto di un’altra proroga: quella relativa al settore dei carburanti. La fattura elettronica carburanti è stata prorogata al 1° gennaio 2019. L’annuncio ufficiale fu dato in conferenza stampa dal ministro dello Sviluppo Economico Luigi Di Maio, preoccupato dal possibile sciopero dei benzinai che di li a poco avrebbe avuto luogo in assenza di un intervento del Governo.
A pochi giorni dalla data di abolizione della scheda carburante e dall’entrata in vigore delle nuove regole a partire dal 1° luglio 2018, il Governo aveva annunciato - sempre per bocca del ministro dello Sviluppo Economico e del Lavoro - di voler puntare fortemente sulla fattura elettronica. Ma adesso pare non sia più così.
Proroga fattura elettronica: ipotesi doppio binario triennale
Una delle ipotesi di cui si è molto discusso in questi ultimi mesi è quella del cosiddetto doppio binario.
Ad anticipare per primi questa ipotesi allo studio del Parlamento sono stati Mobili e Parente in un articolo del Sole24Ore dello scorso 26 aprile 2018:
“Sul tavolo c’è l’ipotesi di un doppio binario con la coesistenza carta-digitale almeno per il primo semestre 2019. Per farlo, però, occorre una norma di legge...”
In quel periodo di fine aprile si parlava di un periodo di transizione di soli sei mesi; in queste settimane, invece, l’ipotesi allo studio è di un periodo di transizione triennale. Almeno tre anni, quindi, in cui la fattura elettronica sarebbe in vigore solo facoltativamente, insieme alla tradizionale fatturazione cartacea.
L’ipotesi del doppio binario per la fattura elettronica è fattibile? Il rebus è tra una proroga tout court e un periodo di transizione
La proroga della fattura elettronica obbligatoria fra privati non sarebbe un evento sorprendente, basti pensare al recente passato...
Tuttavia, sono molti i professionisti che ritengono un potenziale rischio quello di tenere in vita un sistema misto elettronico cartaceo, che potrebbe generare confusione tra gli operatori imprenditoriali ed i relativi obblighi di emissione, ricezione e conservazione delle fatture (in senso lato).
Nello scorso mese di giugno la richiesta di revisione dell’impianto normativo sottostante la fattura elettronica e contestuale rinvio della stessa è arrivato anche dall’Istituto Nazionale Tributaristi, attraverso un comunicato stampa ufficiale del presidente Alemanno:
“omissis... per evidenziare come l’introduzione obbligatoria della fattura elettronica B2B tra privati, in deroga a quanto previsto dalla normativa UE, richiederà una profonda riflessione e revisione ed è pertanto necessario quantomeno il rinvio della scadenza del 1° luglio ove è previsto tale obbligo per l’acquisto di carburanti e per i subappaltatori nei contratti di appalto con la P.A.
Forse si è data una eccessiva accelerazione ad una modalità di fatturazione, che rappresenta sicuramente il futuro, ma che oggi metterebbe in forte difficoltà le imprese soprattutto le meno strutturate, di cui tutto hanno bisogno tranne che dover sostenere nuovi costi ed oneri.
Inoltre ritengo che nei prossimi sei mesi, prima dell’entrate in vigore generalizzata delle fatture elettroniche B2B e B2C, si debba ancor più semplificare l’emissione della fatturazione elettronica e modificare ed adattare l’ attuale normativa in tema di emissione, ricevimento e registrazione della fattura, altrimenti anche in questo caso è necessario un rinvio.
I tempi sono ristretti, occorre intervenire con urgenza mettendo al centro dell’azione legislativa gli interessi e le necessità dei cittadini-contribuenti.”
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