Continua la lenta e disomogenea discesa delle rate dei mutui casa, in linea con i tagli dei tassi BCE. Vediamo gli importi medi oggi chiesti dal mercato.
Mentre da un lato la BCE allenta i cordoni della sua politica monetaria, rendendo meno esoso il costo del denaro, dall’altro le banche portano avanti le loro politiche commerciali. In tema di mutui casa, per esempio, ogni istituto finanziario gioca la sua doppia partita: da un lato adegua gli spread, dall’altro le offerte alla clientela.
Per le banche l’obiettivo resta sempre lo stesso, ossia ampliare le masse gestite e, per questa via, ingrossare gli utili d’esercizio.
Per l’aspirante mutuatario, invece, la sfida è quella di contenere al massimo le spese a parità di bene e servizio acquistato. Al riguardo, ecco quanto costa oggi un mutuo casa a tasso fisso di 100.000 euro di durata da 15 a 25 anni dopo il taglio dei tassi BCE del 17 ottobre.
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Il profilo del nostro ipotetico mutuatario
Per scoprirlo sfrutteremo i dati forniti da MutuiOnline, mettendoci nei panni di un ipotetico mutuatario. Impostiamo allora i parametri chiave della nostra ricerca e procediamo.
Ipotizziamo che la finalità del mutuo sia l’acquisto di una prima casa, già individuata, e che non appartenga né alla classe energetica A né a quella B. Il valore di mercato dell’abitazione la fissiamo in 180mila €, mentre stimiamo in 100mila € l’importo del prestito chiesto in banca.
Quanto al mutuatario, immaginiamo che sia nato nei primi mesi del 1985 e che viva in una città capoluogo di provincia nel centro Italia. Sul fronte finanziario ipotizziamo che il richiedente sia un dipendente a tempo indeterminato, mentre fissiamo in 3mila € il reddito netto mensile dei richiedenti.
Le rate di un mutuo immobiliare di 100mila euro a 15 anni
Fatte le premesse, quanto chiedono mediamente oggi le banche per un mutuo casa a tasso fisso di 100mila € sulle principali durate? Partiamo dal piano di rimborso a 15 anni e vediamo quali sarebbero le prime sette soluzioni (in ordine di TAEG) presenti sulla piattaforma consultata. Si tratta di:
- BBVA: rata mensile di 675,77 €, TAEG 2,90%;
- Banco di Sardegna: rata mensile di 683,39 € e 3,19% di TAEG;
- BPER Banca: 3,21% di TAEG e 683,39 € di rata al mese;
- Banco Desio: rata mensile di 683,87€, TAEG 3,23%;
- Monte dei Paschi di Siena: 3,24% di TAEG e 684,82 € di rata al mese;
- Webank: importo della rata mensile a 696,37 €, 3,27% di TAEG;
- BNL: 3,28% di TAEG e 688,18 € di rata al mese.
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Ecco quanto costa oggi un mutuo casa a tasso fisso di 100.000 euro di durata da 15 a 25 anni
Passando ora alla durata a 20 anni, le prime 7 alternative sarebbero le seguenti:
- BBVA: rata mensile di 539,21 € e TAEG al 2,89%;
- Banco di Sardegna: rata mensile di 547,12 € e 3,13% di TAEG;
- BPER Banca: 3,15% di TAEG e 547,12 € di rata mensile;
- Credit Agicole: rata mensile di 547,12 €, TAEG 3,17%;
- Monte dei Paschi di Siena: 3,19% di TAEG e 548,11 € di rata al mese;
- Webank: importo della rata mensile a 559,11 €, 3,22% di TAEG;
- Banco BPM: 3,22% di TAEG e 550,10 € di rata al mese.
Infine vediamo alcune alternative sulla durata a 25 anni:
- BBVA: 458,25 € di rata al mese, 2,88% di TAEG;
- Banco di Sardegna: rata mensile di 463,87 € e 3,04% di TAEG;
- BPER Banca: 3,06% di TAEG e 463,87 € di rata;
- Credit Agicole: rata mensile di 463,87 €, TAEG 3,08%;
- Monte dei Paschi di Siena: 3,09% di TAEG e 463,36 € di rata;
- Banco BPM: importo della rata mensile a 465,42 €, 3,10% di TAEG;
Avvertenze finali
In chiusura di articolo è doveroso ricordare al lettore che quelli su esposti sono importi legati a un ipotetico profilo cliente, con una serie di ipotesi alla base. Buona norma, quindi, sarebbe indagare in prima persona, in base alle proprie esigenze e caratteristiche personali, lo stato dell’arte dei mutui casa in questa parte di ottobre.
Oltretutto anche il mercato dei mutui casa è soggetto a variazioni, di mercato e/o di singolo istituto, per cui quello che vale oggi potrebbe non esserlo domani. Fermo restando, infine, che la parola ultima e definitiva spetta sempre e soltanto a colei che quei soldi dovrà effettivamente renderli disponibili, ossia la banca erogatrice.
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