Secondo Matteo Bassetti sarà necessario ricevere la quarta dose del vaccino anti-Covid a un anno di distanza dalla terza: in Italia verrebbe quindi somministrata nel 2022.
Dall’1 dicembre la terza dose del vaccino anti-Covid sarà estesa a tutti gli over 18. Ma si inizia già a pensare a una possibile quarta somministrazione. A fare una previsione sulla tempistica per la quarta dose del vaccino è Matteo Bassetti.
Il direttore della clinica di Malattie infettive del Policlinico San Martino di Genova ne parla a Un giorno da pecora, su Radio 1, ipotizzando che riceveremo un richiamo nel 2022, probabilmente a distanza di circa un anno dalla terza dose. Opinione che non è però condivisa da tutti gli esperti del settore. Vediamo quindi quali sono le ipotesi per la quarta dose.
La previsione di Bassetti: quarta dose nel 2022
Bassetti si dice certo che servirà una quarta dose: “Sicuramente faremo una dose di richiamo nel 2022, ragionevolmente a 12 mesi dalla terza, non tra 6 mesi”. Per la quarta dose, quindi, l’intervallo di tempo sarà maggiore rispetto a quello intercorso tra il ciclo di vaccinazione primario e la terza dose, quella definita booster.
Bassetti sa che non ci sono dati certi ed è normale considerando che “la medicina e la scienza sono materie in continua evoluzione, dobbiamo continuare a studiare”. E se serve è giusto anche cambiare idea, a suo giudizio: “Se lo Stato ti mette in condizione di fare una vaccinazione dove vuoi, quando vuoi, non vedo il problema”.
Israele già pensa alla quarta dose
Il ministro della Salute israeliano, Nitzan Horowitz, ritiene plausibile dover pensare a una quarta dose del vaccino contro l’eventuale quinta ondata di contagi. “Non è irragionevole pensare che avremo bisogno di un quarto vaccino”, sottolinea.
Chi pensa che non servirà la quarta dose
Sulla quarta dose non c’è comunque nessuna certezza e, anzi, come sottolinea Guido Rasi, consulente del commissario straordinario Figliuolo, la terza potrebbe anche essere l’ultima. Rasi spiega che gli immunologi ritengono che il ciclo completo preveda solitamente tre dosi. Ma in caso di emersione di nuove varianti la situazione potrebbe anche cambiare.
La quarta dose solo per i più fragili
Un’altra ipotesi è quella di un richiamo riservato solamente a una parte della popolazione. Se non, addirittura, un richiamo ogni anno come avviene per l’influenza. Fabrizio Pregliasco, virologo e docente dell’Università Statale di Milano ritiene plausibile questa possibilità per i soggetti fragili: potrebbero, a suo giudizio, essere necessari richiami da ripetere annualmente.
Marco Cavaleri, responsabile dell’Ema per i vaccini Covid, parla delle persone più vulnerabili a questo virus e fa riferimento agli immunocompressi: quest’ultimi hanno ricevuto la terza dose come parte del ciclo primario (la dose addizionale e non booster) e proprio per questo motivo la quarta vaccinazione, per loro, potrebbe essere considerata in tempi ancora più brevi.
© RIPRODUZIONE RISERVATA