Questi edifici utilizzano batterie fatte di ghiaccio per rimanere freschi e risparmiare soldi

Luna Luciano

6 Marzo 2025 - 23:45

Le batterie di ghiaccio rappresentano una rivoluzione per il raffreddamento degli edifici, permettendo di risparmiare energia e denaro. Scopri come funzionano e quali sono i loro vantaggi e limiti.

Questi edifici utilizzano batterie fatte di ghiaccio per rimanere freschi e risparmiare soldi

Batterie di ghiaccio per poter risparmiare sui costi dell’elettricità. Non è un sogno irrealizzabile, ma realtà.

Migliaia di edifici negli Stati Uniti stanno già sfruttando questa innovativa tecnologia per ridurre il consumo energetico e l’impatto ambientale. L’idea è semplice quanto efficace: quando l’energia elettrica è più economica, l’acqua viene congelata all’interno di speciali batterie; quando i costi dell’energia aumentano, il ghiaccio accumulato viene utilizzato per il raffreddamento degli ambienti, evitando il consumo di elettricità in orari di punta.

Con il cambiamento climatico e il crescente bisogno di soluzioni sostenibili, queste batterie rappresentano un’alternativa interessante ai tradizionali sistemi di raffreddamento. Grazie a esse, è possibile tagliare le bollette dell’energia e ridurre la dipendenza dalle centrali a combustibili fossili, spesso utilizzate per coprire la domanda nelle ore più calde della giornata.

Questa tecnologia è già stata adottata da grandi edifici commerciali, hotel e ospedali, ma potrebbe presto essere disponibile anche per le abitazioni private, grazie a versioni più compatte delle batterie di ghiaccio. Scopriamo cosa sono le batterie di ghiaccio, come funzionano e quali sono le loro potenzialità: ecco tutto quello che c’è da sapere a riguardo.

Cosa sono e come funzionano le batterie di ghiaccio?

Le batterie di ghiaccio sono dispositivi progettati per immagazzinare energia sotto forma di ghiaccio, che viene utilizzato per raffreddare gli edifici nelle ore di maggiore richiesta di elettricità. Il principio alla base del loro funzionamento è piuttosto semplice: quando l’elettricità è più economica, solitamente durante la notte, l’acqua all’interno delle batterie viene congelata. Durante il giorno, invece, quando i costi dell’energia salgono e la richiesta di raffreddamento aumenta, il ghiaccio viene utilizzato per raffreddare l’aria senza ricorrere a costosi sistemi di climatizzazione alimentati da elettricità.

Questo metodo permette agli edifici di ridurre significativamente i costi delle bollette energetiche. Secondo l’Agenzia Internazionale per l’Energia, il raffreddamento rappresenta circa il 20% del consumo energetico di un edificio tipico. Spostare il consumo di energia verso le fasce orarie meno costose consente di abbassare le spese e di limitare l’uso di centrali elettriche alimentate a combustibili fossili, contribuendo alla riduzione delle emissioni di carbonio.

Attualmente, questa tecnologia è impiegata principalmente in grandi edifici, come grattacieli, ospedali e magazzini, che dispongono di sistemi di climatizzazione centralizzati. Tuttavia, nuove soluzioni più compatte, come il sistema Ice Brick di Nostromo Energy o l’Ice Bear di Ice Energy, stanno rendendo le batterie di ghiaccio sempre più accessibili anche per edifici più piccoli e, in futuro, per le abitazioni private.

Pro e contro delle batterie di ghiaccio: limiti e potenzialità

Le batterie di ghiaccio offrono numerosi vantaggi, ma non sono prive di limiti.

Uno dei loro principali punti di forza è la capacità di ridurre i costi energetici e le emissioni di CO2, permettendo agli edifici di consumare elettricità nelle fasce orarie più convenienti. Inoltre, rispetto alle batterie agli ioni di litio, le batterie di ghiaccio risultano più economiche e durature: mentre le celle agli ioni di litio tendono a degradarsi nel tempo, il ghiaccio può essere congelato e scongelato praticamente all’infinito, con una manutenzione minima.

Un ulteriore vantaggio è la riduzione della domanda di elettricità nelle ore di picco, evitando il ricorso a centrali di emergenza alimentate a combustibili fossili. Questo non solo abbassa i costi per le aziende e i consumatori, ma aiuta anche a stabilizzare la rete elettrica e a prevenire blackout.

Tuttavia, le batterie di ghiaccio hanno anche alcuni limiti. Innanzitutto, sono utili solo per il raffreddamento e non possono immagazzinare energia per altri usi. Ciò le rende meno versatili rispetto ad altre tecnologie di accumulo, come le batterie agli ioni di litio, che possono alimentare anche luci e altri dispositivi elettrici. Inoltre, la loro efficacia dipende dal clima locale: negli edifici situati in zone con temperature più miti, il bisogno di raffreddamento potrebbe non essere sufficiente a giustificare l’investimento in un sistema di batterie di ghiaccio.

Un altro fattore critico è la regolamentazione delle tariffe energetiche. Affinché queste batterie siano economicamente vantaggiose, devono esistere differenze significative di prezzo tra le diverse fasce orarie di consumo. In assenza di incentivi o politiche tariffarie adeguate, i risparmi economici potrebbero essere meno rilevanti.

Nonostante ciò, le batterie di ghiaccio rappresentano un’importante innovazione per il futuro dell’efficienza energetica, con il potenziale di rendere il raffreddamento degli edifici più sostenibile ed economico. Se integrate con altre fonti di accumulo e con l’energia rinnovabile, potrebbero diventare una componente essenziale della transizione energetica globale.

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