A dirlo è l’indicatore che confronta l’andamento dei prezzi di oro e argento. A spingere i prezzi dell’argento sarà la domanda fisica e quella da investimento.
La risposta di governi e banche centrali al blocco dell’attività economica innescato dalla pandemia è stato univoco: stimoli, stimoli e ancora stimoli. Un dose mai vista di stimoli monetari ha prodotto una forte compressione nei rendimenti dei titoli di Stato.
In particolare, negli Stati Uniti il rendimento dei Treasury decennali è passato dall’1,9% di inizio anno all’attuale 0,67% (ad ottobre 2018 il dato era superiore ai 3 punti percentuali). Tra gli investitori che non si accontentano dei rendimenti offerti dai titoli di stato, diversi hanno deciso di puntare sui beni rifugio.
Oro e Argento: cosa succede ai prezzi
Tra i beni rifugio, spicca in particolare la performance messa a segno dai prezzi dell’oro che, grazie al +4,8% messo a segno negli ultimi tre mesi ha portato il saldo semestrale al +17%.
Indicazioni differenti arrivano dal “cugino povero”, l’argento, che rispetto a tre mesi fa vale il 5,28% in meno e nel confronto con sei mesi fa segna un rialzo di poco inferiore ai 2 punti percentuali.
Argento: perché gli operatori stanno acquistando
Abbandonato il range dei 15-16 dollari l’oncia, i prezzi dell’argento nelle ultime sedute si sono spinti fin sopra i 18 dollari l’oncia facendo scendere il rapporto tra prezzi dell’oro e dell’argento dagli oltre 120 punti di metà marzo agli attuali 100 punti.
Fonte: Bloomberg
Visto che la media storica dell’indicatore è di 40 punti, diversi operatori stanno scommettendo al rialzo sull’argento: nelle ultime cinque sedute il prezzo è salito di quasi il 10% e nel confronto con un mese fa si registra un +18%.
Perché i prezzi dell’argento potrebbero salire
I prezzi dell’argento potrebbero capitalizzare sia la ripresa dell’attività produttiva, nel comparto industriale l’argento è utilizzato nelle apparecchiature elettriche, elettroniche e per la produzione di celle fotovoltaiche, e sia quella da investimento.
“Ci sono alte probabilità che l’argento sovraperformi l’oro”, stima Matthew Miller, analista di CFRA Research. Secondo il Silver Institute, il prezzo medio 2020 dell’argento si attesterà a 18,4 dollari, facendo segnare un rialzo del 13% rispetto al 2019. “Basiamo questa stima sull’attuale contesto economico e geopolitico”, ha rilevato Michael DiRienzo, direttore esecutivo del Silver Institute.
A sostegno di questa stima, continua DiRienzo, “c’è il ritorno alla crescita per la domanda industriale che va a sommarsi con un incremento robusto, +7%, dell’investimento in argento fisico”.
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