Sebbene l’obiettivo su CrowdFundMe sia stato raggiunto in pochi giorni, Salvatore Viola, co-founder e Ceo di RepUP, ha dichiarato che la raccolta non si fermerà
RepUP, startup che si occupa della gestione delle recensioni online di ristoranti, bar e locali di somministrazione in generale, ha deciso di far partire una campagna di equity crowdfunding per portare nella squadra nuovi soci e accelerare la crescita.
“Nonostante le festività, da quando è partita la campagna su CrowdFundMe, in pochissimi giorni abbiamo superato l’obiettivo minimo e siamo già in overfunding. La raccolta però non si ferma. Vogliamo diventare leader nella gestione delle recensioni e non solo a livello italiano. La nostra vocazione è la gestione della reputazione tramite strumenti di IA che permetteranno ai nostri operatori di essere sempre più efficienti”, ha dichiarato Salvatore Viola, co-founder e Ceo di RepUP. L’idea iniziale è stata sostenuta da SeedMoney.
Il modello di business della società
RepUP è una startup innovativa attraverso la quale, tramite un abbonamento mensile, bar, ristoranti, gelaterie, pasticcerie e alberghi possono delegare a un team di professionisti la gestione della loro reputazione su piattaforme come TripAdvisor, Google e TheFork.
Tra i primi investitori compare anche Francesco Zorgno, che ha asserito: “La reputazione è un fattore critico di successo. Questo è vero in tanti settori ma ancora di più in quello dell’accoglienza e della ristorazione. La reputazione fa la differenza fra alta redditività e nessuna redditività. Noi soci di SeedMoney abbiamo creduto in RepUP fin dal primo momento perché questo progetto rappresenta l’unione perfetta fra grandi competenze di marketing e grandi capacità tecniche di sviluppo. Oggi questa iniziativa è aperta a tutti grazie alla campagna di equity crowdfunding appena iniziata e già in overfunding”.
Il mercato all’interno di cui opera RepUP ha un valore potenziale (solo in Italia) di almeno 200 milioni di euro l’anno. Salvatore Viola ha inoltre spiegato che i fondi raccolti dalla campagna di equity crowdfunding permetteranno sia di migliorare la tecnologia alla base della società, che a promuovere l’azienda con investimenti in marketing e comunicazione.
I dati a sostegno dell’idea
Nel comunicato emesso dall’azienda, si legge come RepUP: “è la prima azienda al mondo ad aver trovato una soluzione scalabile e a basso costo per aiutare ristoranti, bar, gelaterie, pasticcerie e locali di somministrazione in genere a gestire la propria presenza sui siti di recensioni online”.
Si deve considerare che uno studio condotto dalla società su oltre 200mila locali evidenzia come, in Italia, l’80,72% dei ristoranti non ha risposto a nessuna recensione negativa lasciata sul proprio profilo nell’ultimo anno. L’82,86% non ha invece nemmeno ringraziato per un commento positivo. “Esiste un problema molto serio perché si fa fatica a prendere coscienza di quanto la reputazione e il fatturato siano legati fra loro”, ha dichiarato Andrea Orchesi co-founder e Presidente di RepUP.
Secondo l’azienda, lasciare una critica senza risposta conferma tacitamente quanto affermato dal cliente scontento. “Tutte le volte che qualcuno parla male pubblicamente di noi, ci sta portando davanti a una giuria popolare che deve avere degli elementi per decidere. Ma se noi non rispondiamo, come facciamo a far comprendere alle persone che ci leggono sul web che i clienti per noi sono preziosi e che se anche qualcuno si è lamentato di una cosa, ci sono altri 100 buoni motivi per entrare nel locale”, commenta Salvatore Viola.
Orchesi mette anche in luce come sia fondamentale rispondere in maniera veloce. Si pensi che solo il 3% dei locali risponde a un commento negativo nelle prime 48 ore, meno del 7% lo fa entro una settimana e più del 90% risponde entro un mese o si astiene dai commenti.
“Siamo consci che i titolari dei ristoranti non hanno il tempo di occuparsi di questi aspetti, e uno dei nostri scopi è quello di portare alla loro attenzione l’importanza di gestire bene la reputazione online. Proprio per questo RepUP ha deciso di fornire il proprio servizio partendo da un prezzo di 29,90 euro al mese. Una cifra che tutti possono permettersi. Aiutare il settore a digitalizzarsi sfruttando le opportunità di Internet è uno dei nostri pilastri”.
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