Cosa significa crowdfunding, come funziona e tutti i vantaggi

Alessandro Cipolla

29 Novembre 2024 - 14:52

Tutto quello che c’è da sapere sul crowdfunding: significato, come funziona, le tipologie, quali sono le piattaforme autorizzate e i vantaggi di una raccolta di fondi online.

Cosa significa crowdfunding, come funziona e tutti i vantaggi

Il crowdfunding è una delle grandi novità degli ultimi anni, figlio della rivoluzione del web 2.0 che ha spalancato le porte anche alla possibilità di creare nuovi metodi di finanziamento.

Il principio di fondo è abbastanza semplice: permettere a un privato o un’azienda di realizzare una racconta fondi online, con la diffusione di questo sistema che ha spinto i legislatori a dover legiferare per regolamentare il settore.

Per capire quanto sia diffuso il crowdfunding - sia in Italia sia all’estero - basta leggere i numeri relativi agli ultimi tre anni: nel nostro Paese in totale sono stati raccolti circa 400 milioni di euro.

Pensare che il crowdfunding sia limitato soltanto alla donazione, ovvero a una sorta di mecenate che decide di sostenere senza nulla in cambio un’idea oppure una campagna, è un’idea profondamente sbagliata.

La maggior parte dei soldi infatti sono stati raccolti attraverso campagne di equity o lending crowdfunding, ma esistono anche soluzioni che prevedono ricompense o royalties.

Per avere le idee ben chiare in merito a questo strumento così in voga, vediamo nel dettaglio cos’è il crowdfunding, come funziona, quali tipologie esistono e quali sono i vantaggi di una campagna di crowdfunding.

Cos’è il crowdfunding

Il termine crowdfunding significa letteralmente “finanziamento della folla”, uno strumento che permette a chiunque di raccogliere fondi per un progetto, un’idea, un prodotto o una causa, coinvolgendo un ampio numero di persone, generalmente attraverso piattaforme online dedicate.

In un mondo in cui reperire liquidità da investire in un progetto ha le sue difficoltà, soprattutto per giovani, creativi, makers o innovatori, il crowdfunding potrebbe sommariamente essere definito come una forma di accesso al credito alternativa.

Invece che rivolgersi alle banche che spesso fanno delle resistenze quando si tratta di concedere credito a privati e piccole imprese, con questo sistema ci si rivolge invece alla folla - crowd - ovvero alle persone comuni.

Si tratta, in definitiva, di una forma di economia dal basso, uno dei tanti risultati della sharing economy che di fronte alla crisi globale si è rimboccata le maniche per trovare modi di finanziamento alternativi.

Come funziona il crowdfunding

Il crowdfunding difficilmente potrebbe esistere senza il web. In genere il procedimento è semplice e immediato: uno startupper o una persona comune che ha deciso di concretizzare una sua idea si rivolge a una specifica piattaforma online, specializzata nella raccolta di finanziamenti, a cui presenta il suo progetto.

Le piattaforme autorizzate in Italia che si occupano di crowdfunding sono in totale 33, alcune delle più conosciute sono Kickstarter, Mamacrowd, Produzioni dal basso, Indiegogo e moltissime altre.

Se il progetto presentato viene ritenuto degno di nota, ottiene uno spazio sulla piattaforma e parte una campagna di raccolta fondi: si fissa un budget necessario per realizzare l’idea e una scadenza entro cui i fondi devono essere ottenuti. In base al tipo di raccolta vi sono dei diversi criteri di selezione e di valutazione del progetto che si sta presentando.

Il passo successivo è la pubblicizzazione dell’idea: se ne parla sui social network collegati alla piattaforma, si attiva l’ufficio stampa per far circolare la notizia, magari su altri siti web o su blog specializzati. Se il progetto riceve i finanziamenti necessari entro la data prefissata, il progetto va in porto e, con buona probabilità, si realizza.

Anche per gli investitori o donatori la procedura è abbastanza semplice, occorre infatti eseguire poche semplici operazioni:

  • scegliere la piattaforma online;
  • aprire un account;
  • scegliere il progetto dalla sezione “progetti” e cliccare sul tasto “investi”;
  • compilare i moduli di garanzia forniti da Consob;
  • scegliere la cifra da investire;
  • dopo aver ricevuto un’email con tutte le indicazioni relative all’investimento e il codice IBAN si può procedere al pagamento tramite bonifico.

Tipologie di crowdfunding

Esistono diverse tipologie di crowdfunding, ognuna caratterizzata da una specifica modalità con cui è possibile richiedere e ottenere i finanziamenti per un progetto. Si tratta di metodi che variano da paese a paese perché devono adattarsi alla specifica legislazione fiscale ed economica, ma possono essere sinteticamente riassunti nei seguenti punti:

  • Crowdfunding donation-based: in questo caso l’investitore, il finanziatore dell’idea, fa una donazione in denaro. Si tratta, quindi, di un donatore che non riceve nulla in cambio, il versamento della somma viene effettuato esclusivamente con un intento benefico. Questa è una tipologia di crowdfunding particolarmente adatta a progetti di carattere sociale e civile. Essendo in sostanza una donazione, i benefattori, sebbene vengano chiamati backers, svolgono il ruolo di veri e propri filantropi, offrendo il proprio denaro per progetti non a fini di lucro.
  • Equity crowdfunding: conosciuto anche con il nome di crowdfunding azionario, è lo strumento che permette a un gran numero di persone di finanziare la raccolta di capitale di società private. In cambio del loro investimento si otterranno quote societarie, azioni o azioni dematerializzate, in base alla tipologia di società su cui si decide di investire. L’investimento avviene tramite piattaforme di raccolta specifiche, sulle quali è possibile conoscere le società che stanno proponendo una raccolta, le caratteristiche e a quale tipo di quota societaria si avrà accesso. Questi portali svolgono ovviamente anche il ruolo di garanti, dato che i progetti che si trovano online sono stati selezionati e sono visibili solo quelli che potrebbero essere maggiormente remunerativi per gli eventuali investitori.
  • Crowdfunding reward-based: l’investitore riceve in questo modello una ricompensa, ossia il suo finanziamento gli permette di avere un ritorno economico che può consistere, con le differenze del caso, in una somma di denaro o anche nel prodotto/servizio realizzato. Il crowdfunding reward è la tipologia maggiormente utilizzata per vendere un prodotto oppure un servizio anche prima della sua realizzazione. Diversamente da quanto si potrebbe pensare però gli investitori in questo tipo di raccolta sono molto coinvolti nella determinazione delle caratteristiche del prodotto e in questo caso l’investitore diventa fondamentale anche per la realizzazione della proposta.
  • Lending crowfunding: conosciuto come social lending o P2P lending, questo tipo di finanziamento prevede l’erogazione di un vero e proprio prestito attraverso piattaforme online. Lo scopo di questa tipologia è quella di prestare soldi a persone o imprese alla ricerca di fondi che saranno usati per la crescita del progetto stesso, a fronte però di un interesse e del rimborso del capitale. I soldi quindi saranno restituiti al prestatore con un interesse.
  • Royalties: i sostenitori ricevono una percentuale dei ricavi futuri del progetto.

Ovviamente nel momento in cui si lancia una campagna di crowfunding sarà necessario avere anche ben chiara la tipologia di raccolta più idonea per le proprie esigenze, in modo da riuscire a raggiungere il proprio obiettivo.

Campagne crowdfunding

Vediamo allora qualche esempio di campagne crowdfunding di successo per capire, nel concreto, come qesto sistema può essere utile per raggiungere il proprio scopo.

Un caso che in qualche modo ha fatto scuola in Italia è quello di Synbiotec, uno spin-off dell’Università di Camerino che si occupa di probiotici. Nel 2016 attraverso una campagna di equity crowdfunding è riuscita a raccogliere in soli sei mesi 1 milione di euro, ovvero il 143% dell’obiettivo minimo che era stato fissato a 700.000 euro.

Winelivery - una piattaforma leader nella consegna a domicilio di vino e alcolici - invece è riuscitaa raccogliere 1,7 milioni da parte di 769, ma molto meglio è andata a StartupItalia che ha messo insieme qualcosa come 7,6 milioni superando di gran lunga l’obiettivo di 5 milioni che era stato fissato.

Quanto alle campagne di donazione, dopo lo scoppio della guerra in Ucraina l’ex calciatore Andriy Shevchenko grazie al crowdfunding ha raccolto 343.000 euro da destinare alla Croce Rossa.

Piattaforme di crowdfunding in Italia

Come detto al 30 giugno 2024 In Italia risultavano autorizzate 33 piattaforme di crowdfunding, praticamente la metà rispetto all’anno precedente. In Europa però solo la Francia con 56 ci batte in questa speciale classifica.

L’elenco completo delle piattaforme autorizzate in Italia è consultabile presso il registro di gestori di portali dedicati al crowdfunding reperibile sul sito di Consob.

Ecco un elenco delle principali piattaforme di crowdfunding suddivise per categoria:

Equity Crowdfunding

  • CrowdFundMe - Una delle piattaforme leader in Italia, focalizzata su startup e PMI.
  • Mamacrowd - Specializzata in progetti innovativi e con grande esperienza nel settore.
  • Opstart - Molto attiva in vari ambiti, incluso il real estate e progetti tecnologici.
  • Doorway - Focus su investimenti per aziende innovative e sostenibili.
  • LITA.co Italia - Piattaforma torinese che finanzia iniziative ad alto impatto sociale e ambientale.

Lending Crowdfunding

  • Soisy - Specializzata in prestiti tra privati con tassi d’interesse interessanti.
  • Prestiamoci - Focalizzata su prestiti personali attraverso finanziamenti collettivi.
  • Borsa del Credito (ora Credimi) - Rivolta principalmente alle imprese.

Real Estate Crowdfunding

  • Concrete Investing - Ideale per investimenti immobiliari in progetti di riqualificazione e costruzione.
  • Walliance - Una delle principali piattaforme per il real estate, con progetti diversificati.
  • Exre Crowdfunding - Concentra le proprie attività nel settore immobiliare.

Reward e Donation Crowdfunding

  • Produzioni dal Basso - Adatta a iniziative culturali, sociali e artistiche.
  • Rete del Dono - Focalizzata su progetti di beneficenza e iniziative solidali.

Esistono diverse tipologie di piattaforme di crowdfunding: quelle orizzontali, ossia generaliste, perché permettono di finanziare progetti di differente tipologia, e quelle verticali, specializzate in un singolo settore (ad esempio la cultura) o, addirittura, in un singolo prodotto (i libri e gli ebook).

I vantaggi del crowdfunding

Una campana di crowdfunding consente non solo di finanziare idee che, molto probabilmente, con il solo utilizzo dei canali tradizionali sarebbero condannate a restare tali senza trasformarsi in un prodotto o in un servizio, ma offre anche molteplici altri vantaggi.

Vediamo allora alcuni esempi di questi vantaggi:

  • gli investitori possono diventare un contributo prezioso per il miglioramento del prodotto/servizio che si intende realizzare;
  • l’interesse verso un progetto da parte degli investitori può calamitare l’attenzione di pesci più grossi, come i fondi di venture capital;
  • sulle piattaforme di crowdfunding le transazioni sono trasparenti;
  • oltre a essere uno strumento di raccolta fondi il crowdfunding è anche uno strumento di marketing che permette di ottenere una grande visibilità;
  • il crowdfunding permette di creare relazioni durature, che potrebbero tornare utili in futuro per la raccolta di nuovi fondi.

Scegliere di raccogliere fondi online tramite crowdfunding può avere anche degli svantaggi. Dal momento che un gran numero di persone è coinvolto nel progetto, la promozione di quest’ultimo diventa estremamente importate e richiede molta energia, per questo motivo potrebbe risultare più stressante. Inoltre, gli obblighi e le responsabilità sono maggiori dal momento che parte dei profitti dovrà essere condivisa con gli investitori. Da prendere in considerazione è anche la forte concorrenza che caratterizza le piattaforme di crowdfunding sulle quali, infatti, non è sempre facile farsi notare.

In ogni caso, si tratta di un approccio innovativo alla creatività e all’imprenditorialità che ha rappresentato e può rappresentare per molti l’unica opportunità di emergere e di realizzare il proprio progetto.

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