Rinnovo contratto insegnanti, aumento stipendio inadeguato: importi svelati dai sindacati

Antonio Cosenza

16 Novembre 2019 - 14:42

Nuovo contratto Scuola, difficile che MIUR e sindacati arrivino ad un accordo: le cifre dell’aumento di stipendio lontane dalle promesse fatte.

Rinnovo contratto insegnanti, aumento stipendio inadeguato: importi svelati dai sindacati

Rinnovo del contratto 2019-2021: sarà molto difficile per sindacati e Ministero dell’Istruzione trovare un accordo, viste le difficoltà emerse già nei confronti di questi giorni.

La base di partenza per un aumento di stipendio adeguato dovevano essere i 100,00€ promessi dalla precedente amministrazione Conte (appoggiata dalla maggioranza 5 Stelle-Lega), ma sembra che alla fine con il rinnovo non ci si avvicinerà neppure lontanamente a questa cifra.

Ecco perché i rapporti tra il Ministro Lorenzo Fioramonti - che tra l’altro ha promesso di dimettersi qualora non riuscirà ad aumentare le risorse per il comparto Istruzione che il Governo ha stanziato nella Legge di Bilancio 2020 - e i sindacati si fanno sempre più tesi, rendendo quasi impossibile il proseguimento delle discussioni.

Le cifre rivelate negli ultimi incontri hanno indispettito i sindacati, i quali hanno mosso forti critiche nei confronti dell’attuale amministrazione rea di non aver mantenuto gli impegni presi con il personale della scuola. Vediamo a tal proposito quali sono gli importi di cui si sta discutendo in questi giorni e per quale motivo la misura degli incrementi potrebbe essere ancora più bassa di quella inizialmente preventivata.

Aumenti insegnanti, sindacati in rivolta: meno di 60,00€ a testa

Come noto la Legge di Bilancio 2020 incrementa le risorse a disposizione per il rinnovo di contratto, aumentando la dote lasciata a disposizione dalla precedente manovra finanziaria.

Nonostante l’incremento, però, le risorse sono insufficienti per garantire l’aumento di stipendio a tre cifre promesso dalla precedente amministrazione e su cui i docenti avevano posto le loro speranze. Si è parlato di un aumento di stipendio medio di 80,00€ lordi, ma sembra che le cifre possano essere persino più basse.

Lo stesso Ministro dell’Istruzione, Lorenzo Fioramonti, ha ormai confermato che quella di riconoscere aumenti stipendiali a tre cifre è ormai una “proposta irrealizzabile”; quello che il Ministro non dice, però, è che ci sono alcuni aspetti che potrebbero persino abbassare il suddetto importo.

Nel dettaglio, come spiegato da Maddalena Gissi, della Cisl Scuola, sembra che i soldi a disposizione per il rinnovo del contratto dovranno servire anche per la stabilizzazione dell’elemento perequativo introdotto appositamente dall’ultimo rinnovo per rendere più consistente l’aumento di stipendio degli insegnanti.

Se così dovesse essere non si arriverà neppure agli 80,00€ medi e lordi: si parla, infatti, di incrementi che potrebbero attestarsi sui 70,00-65,00€ lordi, che al netto equivalgono a meno di 50,00€.

A tal proposito i sindacati hanno chiesto un’inversione di rotta, altrimenti sarà impossibile impedire una nuova stagione di scioperi. Le parti sociali hanno proposto, ad esempio, di abolire il bonus merito e la carta del docente, così da destinare più risorse all’incremento della parte tabellare.

Un aumento, che, in tal caso, sarebbe di ulteriori 15,00€ al mese. La domanda, che anche i docenti si fanno è: ma ne vale realmente la pena?

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