Il Codice della Strada prevede una sanzione di quasi 350 euro se un particolare accessorio auto non è omologato. Fai attenzione.
Le multe sono sempre dietro l’angolo. Questa volta non è colpa delle recenti novità inserite nel Codice della Strada, bensì di una sanzione già prevista dal decreto legislativo 30.04.1992, n. 285, il codice originario e successive modificazioni.
Stiamo parlando dell’omologazione del gancio di traino.
Rischi 350 euro di multa se hai questo accessorio nella tua auto
Il gancio di traino è un accessorio auto necessario per collegare un carrello per il trasporto merci o una roulotte ad un’auto.
Il Codice della Strada, all’articolo 63 dedicato al “Traino veicoli”, cita l’APPENDICE III - articolo 219, che stabilisce il valore massimo della massa rimorchiabile e sua determinazione nonché le procedure per l’agganciamento dei rimorchi. Il decreto semplificazioni 2020 prevede invece che non sia più necessario il collaudo nelle sedi della Motorizzazione, sostituito da dichiarazione dell’installatore presso un’officina specializzata e accreditata dal Ministero dei Trasporti.
In poche parole: l’installazione di un gancio non è libera da vincoli. Bisogna procedere alla sua omologazione, che prevede un aggiornamento del libretto di circolazione, che si richiede al Dipartimento dei Trasporti Terrestri alla luce della presentazione dei seguenti documento:
- modello TT2119 (disponibile Motorizzazione) debitamente compilato,
- scheda tecnica del gancio (con cui viene venduto il gancio stesso),
- fotocopia della carta di circolazione,
- dichiarazione di montaggio conforme alla normativa (rilasciata dall’installatore),
- versamento di due contributi distinti (25 euro e 14,62 euro) per lo svolgimento della pratica.
Una volta modificato il libretto di circolazione occorre comunicare l’aggiunta e l’omologazione del gancio alla società con cui si è sottoscritta la propria assicurazione auto. Infatti, in molte compagnie assicurative la presenza del gancio di traino aumenta il premio assicurativo.
Il Codice della Strada prevede che “chiunque viola le disposizioni del presente articolo è soggetto alla sanzione amministrativa del pagamento di una somma da euro 87,00 a euro 344,00”.
Come funziona il gancio traino
Il gancio traino su un’auto, come anticipato, è un dispositivo progettato per consentire al veicolo di trainare rimorchi, roulotte, carrelli o altri mezzi. Il suo funzionamento è piuttosto semplice, ma - si ricorda - occorre procedere con un’installazione attenta e conforme alle normative vigenti.
Si tratta di una struttura metallica che viene fissata saldamente al telaio dell’automobile. Alla sua estremità si trova una sfera di traino, sulla quale si innesta il timone del rimorchio. Quando il rimorchio viene collegato, la sfera consente dei movimenti flessibili, utili ad affrontare curve e cambi di pendenza senza perdere di stabilità e sicurezza durante la marcia.
Un elemento fondamentale del gancio traino è l’impianto elettrico, che collega le luci del rimorchio a quelle del veicolo. In questo modo, le luci dei freni, gli indicatori di direzione e i fari posteriori del rimorchio funzionano in sincronia con quelli dell’auto, nel rispetto di quanto previsto dal Codice della Strada.
Sottolineiamo ancora che, per evitare sanzioni e soprattutto garantire la sicurezza propria e degli altri, è obbligatorio che l’accessorio auto sia omologato e installato secondo le specifiche tecniche indicate dal costruttore del veicolo.
Il gancio traino, infine, può essere fisso o removibile. Quelli fissi sono sempre visibili e pronti all’uso, mentre quelli removibili possono essere smontati quando non servono, evitando ingombri o danni estetici al veicolo. Il suo utilizzo è regolato dal peso massimo trainabile, che varia in base al tipo di veicolo e che deve sempre essere rispettato per garantire la sicurezza su strada.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
