Il rischio Italexit torna a far discutere. L’analisi del Financial Times
Il rischio Italexit esiste ancora? Sull’argomento un interessante articolo comparso sulle pagine del Financial Times, che ha cercato di studiare a fondo l’attuale situazione del Belpaese e dell’UE, entrambi alle prese con l’emergenza coronavirus.
Attraverso la penna dell’editorialista Wolfang Munchau, il quotidiano ha dipinto tre scenari differenti, alcuni meno probabili di altri, che potrebbero delinearsi nei prossimi mesi.
Tra questi come non citare l’Italexit, ossia la possibilità di uscire dall’euro, rispolverata negli ultimi anni con la progressiva avanzata dei partiti euroscettici. La domanda sorge spontanea: il rischio esiste ancora?
Rischio Italexit: i tre scenari del FT
I tre scenari del Financial Times sono partiti da due considerazioni ormai assodate: nel 2020 il Prodotto Interno Lordo dell’Italia crollerà (come confermato dal FMI e da altri illustri analisti) mentre il debito pubblico decollerà.
Scenario 1 - L’intervento della BCE
In questo primo caso, nel Consiglio europeo di domani gli Stati membri troveranno un compromesso su un fondo di ristrutturazione.
“Una volta che gli applausi svaniranno e le persone inizieranno a concentrarsi sui dettagli, esse si renderanno conto che (il fondo, ndr) non avrà alcuna rilevanza macroeconomica. Ciò lascerà la BCE, ancora una volta, come l’unica istituzione dell’UE che conta. Quest’anno il suo programma sulla pandemia farà il necessario.”
Nel primo scenario non ci sarà il rischio Italexit. Ad agire sarà nuovamente l’istituto centrale magari con le OMT, Outright Monetary Transactions mai davvero lanciate. Come ricordato dal FT, il programma permetterebbe a Francoforte di acquistare direttamente titoli di Stato dei Paesi più colpiti dalla crisi ma soltanto in caso di accettazione del MES.
Una strada poco probabile viste le opposizioni dell’Italia nei confronti del fondo salva-Stati e le incertezze sulle reali possibilità di attivare le OMT.
Scenario 2 - Default/Ristrutturazione debito
Questa ipotesi richiederebbe comunque l’intervento della BCE che permetterebbe al debito del Belpaese di non perdere il suo status. Allo stesso tempo, però, uno scenario del genere metterebbe in difficoltà gli istituti bancari che, viste le grandi quantità di BTP detenute, potrebbero fallire.
Una possibile soluzione? Quella di “tagliare” i bond nazionalizzando i depositi e “spazzando via gli investitori”.
Scenario 3 - Italexit
Uno scenario poco probabile, secondo il Financial Times, ma anche la Brexit lo era.
“Come accaduto nel Regno Unito, gli italiani stanno iniziando ad accusare l’UE di qualsiasi cosa vada storta.”
In questo contesto il Movimento 5 stelle potrebbe tornare a guadagnare consensi cavalcando politiche anti-UE. L’euroscetticismo, ha tuonato il quotidiano, non finirà neanche dopo il lockdown.
In linea di massima, comunque, il rischio Italexit appare al momento molto basso. Certamente l’argomento continuerà ad essere dibattuto anche alla luce delle prossime decisioni dell’UE.
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