Riserve di litio appena scoperte in un supervulcano possono rivoluzionare il mercato mondiale delle materie prime. Lo straordinario giacimento si trova negli Usa. Perché avrà un impatto globale?
Una scoperta straordinaria potrebbe rivoluzionare il mercato del litio: si tratta di un deposito in un supervulcano spento negli Usa.
Il potenziale del giacimento ammonta a circa 40 milioni di tonnellate di litio, una cifra che potenzialmente supererebbe le riserve della Bolivia. L’utilizzo di questo deposito potrebbe ridefinire il panorama globale della produzione del prezioso minerale.
Inoltre, il litio del supervulcano statunitense sarebbe un duro colpo per Paesi come la Cina che dominano il settore delle materie prime in un contesto globale, come quello attuale, nel quale la ricerca dell’oro bianco - come è stato definito questo metallo - è cruciale per la transizione energetica.
Riserve di litio nel supervulcano Usa. Quanto vale la scoperta?
Il giacimento di litio si trova nella caldera McDermitt, un antico supervulcano situato al confine tra Nevada e Oregon. Secondo una ricerca pubblicata su Science Advances, questo deposito potrebbe contenere tra i 24 e i 40 milioni di tonnellate di litio, rendendolo il più grande del pianeta.
Il vantaggio di questo giacimento è che la sua composizione geologica facilita l’estrazione del minerale, rendendola più efficiente rispetto ad altre riserve. Ciò potrebbe ridurre significativamente i costi di produzione e accelerare l’estrazione del litio, un fattore chiave per soddisfare la crescente domanda globale.
Perché questo giacimento ha un impatto globale?
La scoperta di queste riserve ha implicazioni dirette per il mercato globale del litio. Fino ad ora, la Bolivia è il Paese che possiede più materia prima a livello mondiale, con circa 23 milioni di tonnellate.
Tuttavia, il nuovo deposito negli Stati Uniti potrebbe cambiare gli equilibri. Questa scoperta potrebbe infatti posizionare gli Usa come Paese leader nell’estrazione del litio, un mercato che si prevede crescerà in modo esponenziale nei prossimi decenni, con una domanda stimata di un milione di tonnellate entro il 2040.
Non solo. Il vantaggio di questo giacimento è che la sua composizione geologica facilita l’estrazione del minerale. Questa caratteristica è di grande rilevanza. Ottenere più materia prima a costi minori sarebbe un fattore cruciale per soddisfare la crescente domanda globale. E, di conseguenza, per rafforzare la posizione degli Stati Uniti come fornitore internazionale.
Attualmente questa preziosa materia prima si trova in abbondanza in Sud America, soprattutto in tre Paesi del cosiddetto “triangolo del litio” (Argentina, Cile, Bolivia) che ospitano una parte significativa delle riserve mondiali.
Sebbene la scoperta rappresenti un vantaggio economico, l’estrazione del litio pone però sfide ambientali. È essenziale che vengano attuate misure di mitigazione per ridurre al minimo gli impatti negativi dello sfruttamento minerario. Ciò garantirebbe che il processo sia compatibile con gli obiettivi globali di sostenibilità.
Litio nel supervulcano Usa: cosa significa per l’offerta mondiale?
Il giacimento nel supervuclano Usa potrebbe stabilizzare il mercato globale del litio, in quanto aumenterebbe significativamente l’offerta.
Paesi come la Cina hanno dominato questo settore grazie alla capacità di sfruttamento e di accordi commerciali capillari nei Paesi che estraggono litio, oltre alla forte capacità di lavorazione. Con questa scoperta gli Stati Uniti potrebbero però svolgere un ruolo più importante, bilanciando le politiche commerciali internazionali.
Il litio è essenziale per la transizione energetica in quanto è un componente chiave nella produzione di batterie per veicoli elettrici e sistemi di accumulo di energia. Con le riserve del supervulcano, gli Usa si assicurano una posizione strategica nel mercato delle energie rinnovabili.
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