Il salvataggio della Popolare di Bari entra nel vivo con le ultime decisioni del MEF. Le novità
Il salvataggio di Banca Popolare di Bari ha compiuto un nuovo passo in avanti.
Nel pomeriggio di ieri, mercoledì 17 giugno, il Ministero dell’Economia e delle Finanze ha comunicato di aver autorizzato il versamento di 430 milioni di euro che serviranno a rilanciare le sorti dell’istituto pugliese. La partita però è ancora tutta da giocare.
Salvataggio Popolare di Bari, novità: le ultime decisioni del MEF
Sul proprio sito ufficiale il Tesoro ha pubblicato il decreto con il quale è stato ufficialmente autorizzato il versamento di 430 milioni di euro in conto capitale, da far arrivare nelle casse di Banca del Mezzogiorno - Mediocredito Centrale, “per il tramite di una corrispondente operazione in favore della controllante Invitalia”.
Questo denaro avrà un ruolo fondamentale nel salvataggio della Popolare di Bari, un salvataggio che dovrà però passare ancora attraverso diverse fasi.
La somma autorizzata dal MEF permetterà a Mediocredito Centrale di guidare il piano di rilancio della pugliese che sarà a sua volta sottoposto all’esame degli azionisti; questi ultimi si riuniranno il 29 e il 30 giugno prossimi.
Tra i pilastri del salvataggio, ha ricordato il Ministero:
- assorbimento perdite tramite Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi;
- trasformazione della popolare in società per azioni;
- ricapitalizzazione;
- definitiva realizzazione del nuovo piano industriale.
Le condizioni necessarie per evitare di dover restituire i soldi al MEF, invece, saranno le seguenti:
- destinazione dell’intera somma al rafforzamento patrimoniale mediante versamenti in conto capitale;
- autorizzazione della BCE;
- trasformazione in spa;
- sottoscrizione da parte di Banca del Mezzogiorno - Mediocredito Centrale dell’aumento di capitale nella pugliese.
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