Salvataggio Popolare di Bari: il Governo ha varato l’atteso decreto, ma cosa prevede? Le ultime notizie
Il salvataggio di Banca Popolare di Bari sotto i riflettori a pochi giorni dal commissariamento.
Stando alle ultime notizie, il Governo ha varato il decreto più atteso (volto ad evitare il baratro all’istituto pugliese) cosa che ha spinto inevitabilmente a chiedersi cosa prevede il piano dell’esecutivo, arrivato poco prima della mezzanotte.
Il 2019 non si è rivelato un anno particolarmente positivo per il comparto bancario italiano; si pensi soltanto a Carige, o ancora ai dubbi legati al futuro di Monte dei Paschi. Il salvataggio di Popolare di Bari è stato soltanto uno dei tanti dossier esaminati dall’esecutivo. Le ultime notizie in merito, però, hanno aperto i primi spiragli di luce.
Salvataggio Popolare di Bari: cosa prevede il decreto del Governo? Le ultime notizie
La riunione serale del Consiglio dei Ministri ha dato i suoi frutti e ha permesso di guardare al salvataggio di Popolare di Bari con rinnovato ottimismo, il tutto a pochi giorni dal commissariamento della pugliese.
Nell’incontro il Governo ha dato via libera a un finanziamento di massimi 900 milioni di euro da destinare ad Invitalia (Agenzia nazionale per l’attrazione degli investimenti e lo sviluppo d’impresa) controllata dal MEF.
Il denaro citato servirà a rinvigorire il patrimonio di Microcredito Centrale (controllata a sua volta dalla citata Invitalia), ma l’obiettivo vero e proprio sarà molto più ampio.
Il decreto del Governo, infatti, punterà alla promozione delle attività di investimento e finanziarie:
“anche a sostegno delle imprese nel Mezzogiorno, da realizzarsi anche attraverso il ricorso all’acquisizione di partecipazioni al capitale di società bancarie e finanziarie, e nella prospettiva di ulteriori possibili operazioni di razionalizzazione di tali partecipazioni.”
Ecco cosa prevede il piano del Governo che punterà al salvataggio di Popolare di Bari. Le novità però non si esauriscono qui.
Nel decreto, l’esecutivo ha anche inserito l’ipotesi di creazione di una Banca di Investimento, da sviluppare tramite la scissione delle acquisizioni effettuate da Microcredito Centrale.
L’idea di fondo è piuttosto semplice e prevede l’acquisizione (da parte del Ministero dell’Economia e delle Finanze) di nuove attività e partecipazioni in regime di esenzione fiscale. Il tutto senza corrispettivo e con l’intero capitale sociale.
La domanda, comunque, sorge spontanea: sarà davvero questa la via per arrivare al definitivo salvatagigo di Popolare di Bari? Stando alle ultime notizie, anche il 2020 sarà un anno campale per l’istituto.
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